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18 agosto 2009

Impara ad amarti e a odiarti


Un pianoforte in sottofondo... le note che ti cullano dolcemente anche se provengono da un video di Youtube. Certo, altre sensazioni averlo davanti, sentire il battere leggero dei tasti, guardare le mani danzare, il corpo contrarsi, la testa cullarsi e seguire, a tratti arrabbiata, incalzante, la musica.

Ma bisogna accontentarsi.... "Oltremare di Enaudi" ecco quello che sto ascoltando. Sconosciuto fino a ieri, fino a quando un mio amico lo ha pubblicato su Fb. Grande mezzo di conoscenza, nonostante tutto. L'ho sentito ieri sera, stamattina e ancora ora... e lo risentirò, lo riascolterò ancora...

Non sono un "tecnico del suono" nè tantomeno un'esperta di musica... io posso solo indicare quello che mi fa venire i brividi, che mi permette di perdermi nei miei sogni, di creare il mio testo su note che volano leggere. Qui non ci sono parole, solo un movimento su cui sdraiarsi con la mente e lasciarsi cullare. Un viaggio attraverso la memoria, i ricordi, ma anche verso le nuove speranze. Un viaggio verso quel posto lontano, Oltremare, dove forse i sogni sono la realtà.

E se chiudi gli occhi e ascolti, semplicemente ascolti (oddio da quanto in effetti non mi capitava) ci arrivi laggiù... riesci a sfiorare con le dita il tuo sogno, come accarezzare ali di farfalla. Dove non esistono confini, dove non esistono paranoie ma solo tu. Tu con i tuoi difetti, le tue sensazioni, le tue emozioni, le tue limitazioni. Ma dove il corpo non è più un ostacolo, perchè la mente, l'aria, le vibrazioni sono quelle che hanno potere. Che meravigliosa sensazione!!!

E ti senti viva come non mai... e sai benissimo che non sei salita sul treno delle illusioni perchè sei solo li con gli occhi chiusi e persa dentro in un volo con la mente, il cuore e lo stomaco (i tre elementi di ogni forma d'amore... il razionale, l'irrazionale, l'impulsività) per cui sai benissimo che quando li riaprirai avrai solo vissuto bene per poco tempo. Ma quanto valgono cinque minuti cosi rispetto a una giornata di insicurezze e disillusioni? E quanto ne esci carica per vedere di nuovo in positivo?

Ascolta... non solo un suono o una musica di fondo, quella è semplicemente un mezzo con cui è più facile lasciarsi trasportare. Ascolta ogni tanto te stesso e non avere paura dei tuoi limiti. Impara a non trasportare tutto verso gli altri e a riprendere tutto come se fosse all - inclusive. Impara a sentirti, a conoscerti, ad amarti e a odiarti. Capisci i tuoi sogni, costruisci le tue fondamenta non sradicando le tue radici. Non avere paura di sperare, di credere di imparare e di confrontarti. Ogni singolo pezzo costruito per voglia, passione ed entusiasmo è solo crescita interna e verso il mondo. Non autodistruggerti pensando in negativo.... goditi la tua malinconia, la tua rabbia, le tue lacrime... ti aiuteranno a ricostruirti ogni volta, ad essere più forte e a raggiungere il mare.

Non lasciarti fagocitare dalle amarezze, dalle parole dure, dai freddi gesti che possono circondarti... non farlo. Goditi un bacio, un abbraccio, un sorriso. Goditi le stelle, un alito di vento, una luce nell'oscurità: perchè nel momento in cui la vedrai, saprai che è per te, solo per te. E ti sentirai illuminato dentro. Accompagna ogni persona che ti affianca anche solo per poco nel tuo viaggio, domanda se è il caso, ma guarda negli occhi prima di tutto, perchè loro mentire non possono e spesso lo specchio è rivolto anche ai tuoi: non solo specchio dell'anima ma anche specchio di te. Rispetta le scelte anche se non le condividi, prova a lottare fino infondo per ciò che ne vale la pena, non mollare subito... provaci fino infondo ma senza affogare dietro a false prove di forza. Mettiti in discussione e non stare solo... soli non si va lontano. Mano nella mano, spesso è più facile... e quando sarà necessario prendi la sua mano tra le tue. E lascialo andare quando è il momento, non tutto dura per sempre.

Vivi... come, decidilo tu... ma vivi, sempre, più forte. Senti il tuo respiro.

Impara ad amarti e a odiarti.

08 novembre 2008

Periodo cosi

E' decisamente un periodo in cui vorrei avere a portata di mano una boccia di ossigeno. Le cose si sono susseguite molto velocemente e il lavoro e la casa mi hanno travolto. Per cui niente blog, niente foto, niente tutto se non Facebook che riesci a concentrare un po' tutto insieme.

Senza aprire una cosa, l'altra e l'altra ancora. Che dire, in questo periodo non ne ho molta voglia. Twitter credo abbia su un dito di polvere, il mio blog ormai è un reperto storico di mesi fa, flickr è morto... beh insomma non è che sia proprio multitasking sulle cose personali, forse perchè lo sono tutto il giorno sulle cose lavorative!!!

In più sto decidendo che veste dare a questo blog... nel senso che vorrei cambiare un po' argomento e creare qualcosa di più "intelligente" e che abbia un filo conduttore che non sia io... mah stiamo a vedere come si sviluppa e riesco a riprendermi un po' di tempo.... intanto ogni anto la testa la metto :).

24 luglio 2008

Questa sera...

Avrei da discutere, parlare, incavolarmi. Anzi no, sono delusa, stanca e scazzata, non incazzata. Ormai la fase mi incazzo è davvero passata. Impressionantemente irreale, ma vero.
E stasera il cielo è pieno di stelle, si vedono proprio tutte: da Venere al Grande Carro.
E tiro il fiato.
Una mini parvenza di vacanze infondo mi ha rigenerato, ma troppo pochi qs giorni per staccare bene dai dubbi e dalle perplessità. E dall'infelicità che pervade quando nulla va bene o meglio quando si ha voglia di altro. Di cambiamento, di libertà.
Le mie ali iniziano a stare troppo strette, davvero troppo e non riesco più a librarmi in cielo neanche con il pensiero. Brutta cosa penso. Per una che si lascia travolgere dalle sensazioni, davvero una brutta cosa.
A volte mi chiedo se davvero il silenzio sia più duro delle parole, delle urla. Forse il silenzio saprà fare del male e l'indifferenza colpire al centro del cuore. Ma devo imparare a percorrere questa strada prima di fare altri passi falsi. Non me lo posso permettere e davvero ora sono arrivata a pensare che non ne valga la pena. Finalmente! Questo è positivo: "non me ne fotte più nulla"... aaaa che liberazione!
Ma a cosa serve lo sbattimento, la serietà, l'ironia e la disponibilità? In tutto intendo, allargo gli orizzonti. Nella vita, nel lavoro, nei rapporti con gli altri. Alla fine chi si basa su dei principi e si batte per alcuni pensieri ben precisi è sempre un perdente, non nel cuore e negli affetti (almeno spesso), ma in tutto il resto. Sono discorsi ampi, un po' troppo quando per altro non hai voglia di fare esempi precisi.
Ma va bene cosi, il fiume avanza e io per la prima volta non mi sento bagnare neanche i piedi ma guardo un po' mustolenta l'acqua scorrere.
Poi mi volto, guardo mio figlio che mi cerca, mi vuole, mi guarda con quegli occhioni e a modo suo mi dice"'cu mamma" che sta per scusa mamma e io mi perdo. Com' è bello perdermi nella certezza più bella della giornata, anzi di tutte le giornate!

05 giugno 2008

La fine di un amore

E' andata...
finita.

Come quando muore qualcuno. Non ti accorgi del male che hai dentro finchè la bara non viene chiusa e poi coperta di terra...(Lo so sono un po' tragica ma sono cosi di carattere, predno le cose troppo di stomaco.)
Ecco li finisce tutto. E fa male, tanto male. Ma d'altronde le cose come nascono finiscono.
E' che non si è mai pronti al distacco e alla fine di una storia.
Poi forse come sempre il tempo diventa un valido alleato...magari stavolta non lo sarà o magari si, ora non ho le forze per pensarlo.
Cerco solo di provare a pensare se risalgo da questa sconfitta.
That's all.

28 marzo 2008

Capire il limite





Riprendo solo alcuni spunti letti:

"Su questo, e lo dico a malincuore, ha ragione. Potevo e dovevo stare zitta su alcune questioni, non dovevo "pedinarlo" sulla rete (anche se è grazie a quello che ho imparato molto ;-) ), dovevo lasciarlo respirare...non assillarlo e comprimerlo dentro ai miei commenti, alle mie sensazioni, ai miei perchè, non mi sono comportata da adulta. Purtroppo l'ho capito solo ora, ma è tardi, è troppo tardi. A prescindere dal suo comportamento, dalle cose vere o meno, io non dovevo fare cosi. Ora lo so, ma ripeto, è troppo tardi. E se finalmente riesco a scriverlo e a tirare fuori questo peso, è perchè ne ho la certezza anche dentro.

Talvolta quando ti trovi di fronte a una partenza, ti scatta quel qualcosa che ti rivoluziona. Avrei tanto voluto dirgli solo questo, lo giuro, solo questo. Non mi importava se avesse cambiato la sua decisione, ma questo avrei voluto dirglielo a cuore aperto. Non me lo ha permesso. E mi spiace che mai verrà a saperlo, a prescindere dalle nostre strade.

Ho sbagliato tante volte con lui, lo so, ma sono cosi, il bello e il brutto di essere una persona "di pancia", la stessa pancia che abbiamo tra di noi. E speravo di smettere, di capire il limite, quel limite che non doveva essere il suo, ma il mio, a prescindere da lui. Io non ho avuto limite. E speravo che lui continuasse a credere in me, pur sapendo di tirare la corda.

Dunque: mi trovo che davvero la situazione propenda per il mio abbandono. Lontano dai miei errori. Lontano da chi mi fa male e sa di saperlo, ma lontano anche da chi amo, stimo e vorrei difendere da tutte le cose che non vanno. Da chi mi ha sempre teso la mano, da chi mi ha sempre aiutato, da chi non mi ha mai abbandonato."

... tutto questo mi fa pensare.

23 marzo 2008

Somewhere over the rainbow

A parte che mi ricorda quando Ciccio muore in ER (che puntatona!), a parte che mi ricorda il Mago di Oz e le scarpette rosse (quale bambina non le ha mai desiderate?), ho riscoperto le parole proprio in qs periodo...
E cosi butta...

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