09 agosto 2011

La bambina modella di 10 anni su Vogue Francia: incentivo alla pedofilia?


E ritorniamo sullo stesso argomento, dopo un po' che non scrivo. Continuano ad esserci delle cose per cui mi batterò sempre, talune a favore (come la libertà di essere omosessuale) e talune contro, una tra tutte la pedofilia.

Premessa: non me ne frega nulla se la pedofilia è considerata una malattia, se chi è pedofilo è stato a sua volta violentato etcc... etccc... anche gli animali vengono presi a sassate e ammazzati senza un benchè minimo senso di colpa, mi chiedo perciò perchè io dovrei avere pietà di chi fa sesso con neonati (uccidendoli perchè la vagina o il retto di un esserino così piccolo si lacera del tutto con la penetrazione di un membro adulto, giusto per essere chiari) o con bimbi che non hanno nessuna colpa. E che non sono nati per essere oggetti sessuali su cui far di tutto solo perchè si vuole "godere".

E io tremo dalla rabbia solo per scriverle certe cose. E divento cattiva. E da mamma preparo tutto ciò che potrebbe far male, per essere pronta, almeno mentalmente e o virtualmente a fargliela pagare a tutti quelli così.

Non sono bestie, le bestie hanno regole che noi non sappiano nemmeno quali siano. Sono molto più umane di noi. E io, che non sono mai stata fine ci sguazzo in tutto ciò con le mie belle offese e difese poco signorili.

Detto ciò, ecco che la stampa, si, proprio quella per cui lavoro io, mette alla pubblica gogna una bambina di 10 anni. Attenzione, qui non si parla dei patinati dedicati ai bambini in cui il vestito più economico è di uno degli stilisti più rinomati e come prezzo base è solitamente di circa 200mila euro (che tutti ovviamente si possono permettere nel momento in cui anche i sogni iniziano ad avere un prezzo...).

Qui si parla di una bambina -a dir poco splendida, lo ammetto- di soli 10 anni vestita come una zoccola, o se vogliamo essere sul pezzo, adattissima per far parte dei festini a base di Bunga Bunga del caro Fantozzi italiano che ci governa. Il suo nome è Thylane Loundry Blondeau, occhi chiari, capelli lunghissimi, un fisico già da modella. 

Ma su Vogue Francia è fasciata in abiti attillatissimi, indossa stiletti di almeno 15 cm di tacco, trucco super pesante, capelli cotonati e pose, come dir si voglia, super ammiccanti. Ho visto alcune foto che evito di postare, perchè la bimba di 10 anni, in alcune foto, appare coperta solo da una collana e in altre su un letto mentre gioca con un bimbo... ed è solo vestita da mutandine......

Parte seconda, la domanda è : è moda o è solo istigazione alla pedofilia?

Perchè secondo me, un mensile così importante come Vogue, non ha nessun bisogni di aumentare le tirature in questo modo. Una donna adulta, può decidere in modo consapevole di vendere il suo corpo, di far vedere il culo o di mettersi nuda alla mercè di tutti. Una bambina no. E io ucciderei i genitori per altro, oltre il direttore che ha fatto questa scelta.

Mi auguro che il direttore non abbia dei figli. E che non scopra un giorno che la bava di alcuni e le masturbazioni di altri non abbiano sporcato le pagine del suo giornale. Comprendendo che quelle foto siano in questo momento nelle mani di persone che quella bambina, nel migliore dei casi, se la vogliono soltanto scopare. E che tutto ciò si ripercuota ancor più sulle bambine (e maschi) di tutto il mondo.

Perchè se sono occhi "malati" a guardarti, ognuno può ipotizzare su qualsiasi bambino, vestiti fascianti, tacchi a spillo, trucco pesante...

E ovviamente, in questo modo, avere il passaporto gratuito per violentarli.

23 giugno 2011

Sfigatella e il suo carattere: una "non" emozione da dimenticare.


C'era una volta una Sfigatella bassa e secca secca.

Capelli sulle spalle, dritti come spaghetti. Fisico caruccio, viso da cuscino.

Sfigatella aveva un carattere schifoso. Ecco qualcuno tra i suoi difetti principali:

* se la tirava
* si credeva la migliore
* si credeva pure la più bella
* lei era sempre quella nel giusto
* a lei tutti facevano le peggiori cosi
* lei poteva augurare la morte, tanto poverina lei era sfigatella
* tutto le era dovuto
* era tirchia peggio di uno scozzese con i parenti genovesi

Beh, sfigatella si era innamorata. Di uno grande, grosso e ciula. Di uno che paventava tanto il suo amore, il suo feeling sessuale, il suo confidarsi con lei, l'unica... peccato che nel mentre tentava di portare a termine tutto ciò, si stava scopando in fila indiana anche l'ultima cozza che odorava di patata.

Ma era amore. Grande Amore. E sfigatella sosteneva questo in modo ossessivo.

Tutti gli altri erano dei giganteschi stupidi, che non hanno mai saputo amare nè sono stati mai amati. Solo la sua storia era Amore.

Sfigatella usava schermarsi nella vita, facendosi compatire da tutti. Peccato che i soldi li usasse per comprarsi grandi borse di tela invece che per curarsi. Ma sfigatella non sapeva che la sua vera malattia era nella sua testa e non nel suo fisico. Lei non aveva il minimo battito di ciglia di un malato serio che sa vivere la vita cento volte meglio della sottoscritta -per esempio-.

Sfigatella viveva sulle spalle di qualsiasi essere umano passasse di li per caso. Contava le monetine da 5 cent per arrivare a comprarsi scarpe da 100 euro. Non perchè le mancassero, faceva solo fatica a usa le mani avendo i gomiti stra-corti.

Sfigatella non aveva veri amici, li bruciava tutti come incenso, una volta conosciuta. O meglio, scappavano tutti con il primo treno sola andata da lei, pur di non rivederla mai più. Non li avrebbe mai avuti dei veri amici. Perchè alla fine sfigatella non era neanche poi tanto una brava persona.

Sfigatella l'ho lasciata sotto casa sua tanti mesi fa. L'utilizzo di una qualsiasi forma di malattia per difendersi dalla vita (invece che affrontarla e sfancularla potendolo fare), il suo Amore così grande, le sue frequentazioni under 25 per ovvia scelta di tabula rasa intorno, e il suo egoismo allo stato brado, non fanno parte del mio libro di fiabe.

Avrà provato a portarmi sfiga. Sfigatella diceva sempre, che se mandava maledizioni lei, si avveravano... Può essere. Ma non faccio nulla.

La sua sfiga più grande, e che l'accompagnerà per tutta la sua esistenza, è sè stessa, è essere così.

Di peggio non potrei augurarle.

p.s. bisogna essere capaci di dirle pubblicamente fino infondo le cose e di sostenere le propri tesi senza protezioni... e non è da tutti, ancor meno, anzi per nulla, da te. 

21 giugno 2011

Pedofilia: No al Boy Love Day. No alla pedofilia.


Per una volta mi arrabbierò su una cosa che interessa un po' tutti, o almeno spero che interessi tutti umanamente parlando. 

Leggo in rete, proprio oggi, che due volte l'anno, i così definiti pedofili (a cui aggiungerei uno sproposito di parolacce e affini) festeggiano l'amore libero con i bambini.

Per essere precisa ci sono arrivata da un evento su Facebook al quale di certo, senza alcun dubbio, parteciperò.



Argh! Direi per prima cosa.

Teste di c@zzo direi come seconda cosa.

Non ci posso credere, come terza cosa....

Che poi non è che mi fermerei qui.... Scusate l'assenza, quando cerchi su google qualcosa inerente alla pedofilia, è il caso di cacciare giù una qualsiasi medicina che ti inibisca la pompa dello stomaco e non scrivere nel contempo, rischiando il soffocamento per vomito.

Sono abbastanza allucinata, non è che non ne sapevo nulla, anzi... ma ho sinceramente il volta stomaco e la cosa, a mia totale ignoranza, risale già a prima del 2007.

Nel frattempo, tiro il fiato e mi candido a farli fuori tutti quanti. Chi se ne frega del resto. Per i pedofili non ho pietà, nessuna pietà. 

Sono malati? Pazienza, chi ha il cancro spesso, non ha una seconda possibilità, non vedo perchè la debbano avere loro che si rifanno sui ragazzini o peggio, bambini che non sono in grado di capire nulla.

Eccovi alcuni dati ripresi dal blog AbsoluteZero: su un campione di pedofili accertati, questo è quello che avevano nel computer:
83% aveva immagini di bambini tra i 6 ed i 12 anni
39% aveva immagini di bambini tra i 3 ed i 5 anni
19% aveva immagini di neonati o bimbi di età inferiore ai 3 anni
E ancora:
92% aveva immagini di bambini coinvolti in attività sessuali o dei loro genitali
80% aveva immagini che descrivevano rapporti completi e/o rapporti orali su bambini
21% aveva immagini di pornografia infantile con atti di violenza (stupro, bondage, sadismo, etc.) .

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Volete leggere ancora e magari in italiano perchè non è abbastanza l'odio verso queste merde o non vi sentite sufficientemente coinvolti nella questione? Io qui ho trovato abbastanza notizie da smettere ad un certo punto di leggere.

Nel frattempo, vi getto addosso anche questo video,  con le "povere vittime" dei pedofili messi in galera. Da parte mia, avrebbero e dovrebbero marcirci in quelle galere e sinceramente voto anche per fargli danni fisici violenti.



Un post solo non basterebbe comunque. Vi lascio con una frase che a me è piaciuta molto:

We were a silent, hidden thought in the folds of oblivion, and we have become a voice that causes the heavens to tremble. -Kahlil Gibran -


p.s. Ho un figlio di 5 anni e mezzo. Mai e poi mai perdonerò, giustificherò, appoggerò un pedofilo. Sarei capace di linciarlo con le mie mani se solo si azzardasse a mettere gli occhi sul mio bambino.

08 giugno 2011

Lettera ad un amico. Quando muore mamma....


Avrei voluto esserci. Ma non l'ho fatto. Eppure sono lì con il cuore e la tristezza da giorni, da quando ho saputo che tua mamma non c'è più.

Sarà che sono ormai quasi vecchia, ma queste cose le sento ancora di più. Perchè penso da mamma, quale dolore lancinante sia lasciare i tuoi figli senza averli visti crescere finchè si può, finchè sai che la loro famiglia non sei più del tutto tu, ma che hanno accanto qualcuno che li supporta, che li ami, che non li lascia soli.. e perchè no dei figli.

E la vedo dalla parte della figlia, che non è mai il tempo di perdere la propria mamma. Perchè comunque tu sia cresciuto e tu sia volutamente diventato anarchico in famiglia, lei è tutto ciò che ti rassenera. E il suo ventre è sempre intorno a te, con quel liquido "primordiale" che ti scalda.

Oggi sarà il giorno più duro, il giorno in cui il distacco è effettivo, il giorno in cui la terra te la porta via... perchè solo in questo giorno ci si accorge che già, purtroppo non c'è proprio più nulla da fare. Maledetta malattia del secolo... se ne sta portando via troppi...

Non siamo amici, non lo siamo mai stati. E non siamo colleghi, non lo siamo mai stati, ma qualcosa lo abbiamo condiviso in questi anni. E sono li  a darti un abbraccio, anche se non fisicamente. 

Ti vedo ancora così ragazzino... e te lo dico con il dolce affetto che proprio una mamma può comprendere.

Non sono venuta perchè non volevo riaprire una voragine, incontrando di nuovo gente con cui ho preferito chiudere nella vita. Gente di cui non ho più alcun rispetto nè affetto. Persone di cui non condivido la visione della vita, e che hanno saputo farmi male. 

Se così posso dire, oggi hanno vinto loro. Ma la mia presenza non è meno forte ad essere qui piuttosto che in Chiesa... e sei uno che ha sempre capito queste cose. Mi dispiace, oggi il cielo piange lacrime come probabilmente lo sta facendo il tuo cuore. Non siamo amici, non lo siamo mai stati. 

Ma oggi ci sono. E sento tutto il peso di questa "ingiustizia" così dolorosamente "vera".

Ti abbraccio.

06 giugno 2011

Tutti i grandi sono stati bambini una volta


Tutti i grandi sono stati bambini una volta.

Ma pochi di essi se ne ricordano.

I Soliti Idioti continuano...


Arriva una mail ufficiale che con caratteri cubitali annuncia la morte di una persona.

No, non si tratta di spam, si riferisce alla mamma di un collega.

Beh, grazie della mail, fa sempre piacere sapere queste notizie da altri colleghi che sanno e non dicono.

Che ti passano accanto e non fiatano, perchè sia mai, la stronza alla fine sono io e gli altri che non capiscono, che sono stati tanto ma tanto cattivi.

Che è meglio aspettare l'ufficializzazione asettica di una cosa così.

Peccato che IO, non definirei questo tipo di notizie un rapporto personale, bensì buona educazione e un certo cliché quanto meno basato sul dispiacersi della situazione.

Ma i "Soliti Idioti" continuano.....

30 maggio 2011

E poi alla fine, la stronza sono io


Ecco appunto, partiamo dalla fine. E poi la stronza sono io. 

Mi domando ancora il perchè di certe affermazioni, o meglio la contestualità in cui sono dette o pensate.

Premessa: non mi ritengo una Santa, mai stata. Ma so che il mio valore (che poi è quello che alla fine mi fotte), è che do tutta me stessa in amicizia e in amore. Ma proprio sotto tutti i versi. Se fai parte della mia vita, ne fai parte in pieno.

Ed ecco lì gli sbattimenti, le difese, i supporti... Insomma, tutto il resto non è che interessi molto. Sono talmente presa dalle persone che considero importanti, che davvero il mondo viene dopo.

Ebbene, poi ti ritrovi sodomizzata, per dirla fine, e senza vaselina, ci stai male, ti arrabbi, soffri e... e alla prima parola in cui trapela un pochino il fatto che ci stai male come un cane in autostrada in pieno agosto, beh sei tu la cattiva, quella che non deve far vedere, che dai, come sei dura!

Perdonatemi: un CAVOLO!!! Personalmente non sono mai stata d'accordo con l'indifferenza. O meglio, riesci a farla solo quando non ti importa più, quando non soffri più. Perchè se dentro ancora ti corrodi o piangi in silenzio, proprio non ci riesci. E allora sapete cosa penso ormai alla veneranda età di 37 anni? Che indifferenza sia, ma che porto la V di Vendetta. 

E che io me ne fotto. Mi incazzo, sbraito, e quando riesco, attacco. No, per carità, non dico sia sintomo di intelligenza, ma perchè dovrei far passare tutte le cattiverie subite, le parole dette contro, da qualcuno che al posto dei neuroni ha delle marche di stilisti e il suo problema più grosso è di che colore abbinare gli accessori?

O anche far passare per sano chi non lo è del tutto ma che ti ha sempre fatto credere, volutamente, che eri tu quella non sana da salvare? Con le sue manie di persecuzione, i suoi lati oscuri inventati e i suoi racconti melodrammaticofantasy che farebbero invidia a Harry Potter?

O chi non sa gestire la sua vita e ha come funzione giornaliera e fisica di usb della sua metà? E fare il rimuovi, vi assicuro che non se ne parla.

O di chi arriva quando ha voglia di parlare con gente "sana", che poi non la considera per tutto l'anno perchè sai, non fai parte del suo giro di bimbiminkia che hanno ormai 40 anni e vivono tra discoteche, outlet, e alcolici per sopravvivere al sano divertimento di due chiacchiere seduti su un marciapiede. Perchè non sanno neanche più scopare da sobri. Essere fuori è decisamente una bella schermatura della vita.

No. Io me ne fotto. E scarico. Che poi si, sto meglio. Sto meglio perchè le cose si fanno sempre in due. Che poi tu te ne penta, è un altro discorso. Ma i segreti, le cose vissute, te li devi portare nella tomba, non sparlare ai quattro venti.


Ricordati che chi fa così con te, lo fa poi con tutti/e. 


La natura di un essere non muta: è inutile illudersi perchè cambi.


E qui parte l'odio, quell'attrito che non mi passa. Passano gli anni ma questo no. Perchè il tradimento di un'amico/a è peggio di quello del tuo uomo. A tutti gli effetti. Sopratutto dopo che gli hai dato un pezzo della tua vita. E tutti che indicheranno, e tutti che diranno ma smettila, siì superiore.

NO, IO ME NE FOTTO. E spero con il tempo, di FOTTERLI.

23 maggio 2011

Stanchezza: donna vs maschio




Marito e moglie stanno guardando la tv quando lei dice:
‎"Sono stanca, è tardi, penso che andrò a letto".

Va in cucina a preparare i panini per l'indomani.Sistema le tazza per la colazione,estrae la carne dal freezer per la cena del giorno dopo,controlla la scatola dei cereali,riempie la zuccheriera,mette cucchiai e piattini sulla tavola per la mattina successiva.Poi mette i vestiti bagnati nell'asciugatore,i panni nella lavatrice,stira una maglia e sistema un bottone, prende i giochi lasciati sul tavolo,mette in carica il telefono,ripone l'elenco telefonico e da l'acqua alle piantine.

Sbadiglia, si stira e mentre va verso la camera da letto, si ferma allo scrittoio per una nota alla maestra, conta i soldi per la gita, tira fuori un libro da sotto la sedia e aggiunge tre cose alle lista delle cose urgenti da fare. Firma un biglietto d'auguri per un'amica ci scrive l'indirizzo e scrive una nota per il salumiere e mette tutto vicino alla propria roba.Va in bagno, lava la faccia, i denti, mette la crema antirughe, lava le mani, controlla le unghie e mette a posto l'asciugamano.

'Pensavo stessi andando a letto'.... commenta il marito!!! Ci sto andando', dice lei.

Mette un po' d'acqua nella ciotola del cane mette fuori il gatto, chiude a chiave le porte e accende la luce fuori. Da'un'occhiata ai bimbi, raccoglie una maglia, butta i calzini nella cesta e parla con uno di loro che sta ancora facendo i compiti.Finalmente nella sua stanza. Tira fuori i vestiti e scarpe per l'indomani,mette la vestaglia, programma la sveglia e finalmente è seduta sul letto.

In quel momento, il marito spegne la tv e annuncia: 'Vado a letto'.Va in bagno, fa la pipì', si gratta il sedere mentre da un'occhiata allo specchio e pensa: ' che PALLE domani devo fare la barba'.... e senza altri pensieri va a dormire.

Niente di strano non vi pare???? Ora chiedetevi perché le donne vivono più a lungo!!! Perché sono fatte per i percorsi lunghi (e non possono morire perche' prima hanno molte cose da fare)!!!!!

12 maggio 2011

Basta cosi: la voce di Giuliano incrocia quella di Elisa

.....dove la solitudine non è mai libertà, perché la libertà autentica può essere solo insieme agli altri....
(Sulla musica dell’orchestra di Mauro Pagani): 



Liberi, 
ci sembrerà di essere più liberi 
se dalle nostre mani 
non cadranno più parole per noi due. 

E sarà più semplice, 
sorridere alla gente senza chiederle 
se sia per sempre o duri un solo istante, 
e poi che ce ne importa a noi? 

Tanto basta così, così, scendiamo qui, qui, 
che senza di noi c'è la libertà, 
si ma basta così, così, fermiamoci qui. 

Ridere, 
sarò sorpreso poi a vederti ridere 
senza il bisogno poi di dover decidere 
per chi, se non per me 
e allora sarà facile 
tagliare l'aria se non lo si farà in due 
e ti vedranno correre su cieli di ciniglia e di popcorn 
si ma basta così, così, scendiamo qui, qui, 
che senza di noi c'è la libertà, 
si ma basta così, così, 
e tu baciami qui, qui 
che l'ultimo sia e poi che senso avrà, 
tanto basta così, così 
fermiamoci qui. 

Liberi, ci sembrerà di essere più liberi 
e intanto farò a pugni contro il muro per 
averti ancora qui. 

Portami altrove, 
portami dove non c'è nessuno che sappia di noi, 
fammi vedere come si muore 
senza nessuno che viva di noi 

09 maggio 2011

Per la tua festa mamma (Samy, 8 maggio 2011)



Per la tua festa, mamma, una scatola preziosa...
è piccolina, è vero, ma contiene ogni cosa.
Occorre che la guardi
molto attentamente, ... poi, fa' lavorare
gli occhi della mente!Pronta? ...Osserva bene,
le vedi quente cose?
Son tutte mie, lo sai?
e son tutte preziose...
C'è il mio grande cuore,
la gioia la speranza
che arrivi fino a te il profumo del mio amore
... tutti i "ti voglio bene",
gli abbracci, i miei sorrisi,
un monte di carezze e mille tenerezze...
e, poi, se fai silenzio, si sente anche un canto che ripete gioioso
"mamma ti amo tanto" !

21 aprile 2011

E se non avessi capito nulla? (O forse ho capito tutto)


Dubbio lecito, su altrettanto leciti eventi della vita.

Che passano, che si paventano davanti, così.. e non è che proprio tu certe cose le abbia chieste al Fato se non ti fanno piacere.

Ma vabbè capitano e non ci puoi fare molto. C'è chi cade in depressione, chi borbotta, chi tira madonne e chi come me, ci rimane male ma risale sempre, più o meno in fretta.

Eppure ti senti dire cose che mai più di saresti aspettata. Ma pure su questo ci siamo abituati alle valige ricche di consonanti e vocali spese ad cazzum. Qualcuna rimane li, come i granelli di sabbia che ti porti dal mare ogni sacrosanto anno, anche se sei convinto di aver stra pulito la valigia e altre ti rimangono cucite addosso per chissà quale motivo.

O forse un motivo c'è. Mica si dice che c'è sempre?

Ci sarà anche questa volta. Eh già.

Ma bah. E' un post sconnesso, tanto quanto lo sono ora. Nel ritrovare una persona secondo la mia umile opinione di anni addietro. Che capiamoci, non è per nulla negativa. Anzi.

Ma qualcosa non mi torna. Come sempre saranno gli agenti esterni.

Maledetti pollini che portano altrettante maledette allergie.

Ah già. Ma io non ne soffro. 

Allora boh. -ne riparleremo-

14 aprile 2011

2+2+2=6. Dio li fa e poi (spero) li accoppi



Si sa, esistono coppie e coppie.

Coppie che amano fare la famiglia del Mulino Bianco, coppie che scoppiano, coppie che si ignorano, coppie che sono single che condividono le spese di casa.

Poi l'ulteriore suddivisione si stringe in:

* coppie vere
* coppie false

Facile descrivere le seconde, meno le prime.

Le coppie false: ovvero le coppie patinate alla Chi. Sempre a posto, sempre bellini, truccati, sorridenti. Coppie nate dal nulla e poi unite dallo shopping convulsivo, dalle grandi manovre del nostro paese, dal Bunga Bunga e divertimenti spesi in discoteche, scarpe da 300 euro a scarpa e ristoranti di lusso ogni sera.

E poi ci sono le coppie vere. Già. Forse più difficile capire quali sono, ma di sicuro coppie come tante, che non devono dimostrare nulla. Dove ci si confronta, si sbaglia, si discute, si litiga e ci si manda pure a fanculo. Ma dove ogni giorno si costruisce qualcosa, dove la voglia di un figlio consolida e spesso distrugge quel qualcosa che si è già creato. Ma è un rischio, e rischiare lo si deve fare in una coppia. E sono quelle coppie che cercano di non buttare via tutto, che fanno i conti a fine mese per pagare la spesa fatta all'esselunga di un sabato qualunque.

Eppure la prima fascia è forse quella che ho vissuto meglio in questo ultimo periodo. Coppie mischiate, nate sulle ceneri mai avvenute di una storia precedente. Coppie così. Scritte su una notte di sesso e non sulla quotidianità. Coppie perchè fa figo mettere su Facebook che sono impegnato e far vedere al mondo che non sono uno sfigato solo (per poi dire che è per scelta). Coppie create da amiche della mia fidanzata che è amica di quell'altro, che nel mentre se la faceva, ci ho provato io e mi è andata bene. Quindi, va di seguito che siamo una coppia. Finchè ho il mio tappetino a fianco, perchè non dovrei dichiararmi come tale?

Coppie. Coppia. Che poi sta a significare stare insieme. Per amore, prima di tutto. Ma l'amore è rispetto per l'altro. E' stima, è crescita insieme. E' errori, scivolate, sbagli. Ma umani. Non che ho preso Armani anzichè Cavalli. Eppur questo è.

E quindi 2+2+2=6. Senza senso, senza inizio e senza fine. Spettacolo di trash degno di Arcore.

E se un Dio qualsiasi esiste, visto che li ha accoppiati, spero che li scoppi, o meglio "accoppi". 
Magari tra un pan di stelle e una nastrina.

Giusto per rimanere in tema.

12 aprile 2011



Ho imparato tanto tempo fa a non fare lotta con i maiali. 
Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace.
-George Bernard Shaw-

E io ti blocco su Facebook. (gné, gné, gné)


Come dire, se potessi fare un paragone direi che Facebook è la stanza della mia casa che preferisco.

Dove mi sono costruita il mio piccolo mondo, dove ho libri sparsi per terra, un grande e comodo divano, una tv, lo stereo, qualcosa da mangiare e da bere. E dove mi piace rinchiudermi virtualmente per passare anche solo 10 minuti in tranquillità. 

Tutti ne parlano, tutti lo criticano. E un bel #chissenefrega io ce lo metterei. Perchè esiste una privacy da settare, perchè se lo sai usare è molto meno dannoso di quello che vogliono far passare. E poi, diciamocelo. Ma se io scrivo e condivido i cavoli miei in rete, che poi, dopo, mi faccio problemi perchè sono alla pubblica gogna? Stiamo parlando della rete, non del pianerottolo di casa.

E a dirla tutta, preferisco metterli in rete che tra i simpaticoni del mio palazzo, che spero prima o poi sia altrettanto simpaticamente sulle prime pagine del quotidiano locale per un fenomeno di autocombustione di massa.

Va beh, tornando a Facebook, non voglio parlare per ora, di ciò che è stato detto su Report, ma bensì di un piccolo punto personale che proprio non capisco. Il "bloccare" le persone. Esiste la "non" amicizia. Non basta?

E no certo, se ti rode tanto il culo da doverti "nascondere". Ridicolo. Stra ridicolo, tanto di più se fatto da persone che Fb lo usano tanto quanto gli assorbenti. Ovvero una volta al mese durante il ciclo per al massimo 5 giorni tanto perchè lo devono fare. E scrivono cose che anche se le leggesse il loro peggiore amico (spesso sotto dettatura, conoscendo gli elementi che non sanno neanche formulare una frase o uno status in autonomia) cosa succederebbe?

Proprio nulla.

Noiosi. Paranoici. Infantili. E la cosa bella è che si aspettano di farti un dispetto. 

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!

Per dovere di cronaca è una risata.

E per secondo dovere di cronaca, forse lo sarebbe stato un tempo, quando con certe persone ho condiviso delle emozioni.

Ora (e mi sento tanto Spank), mi viene solo da dire "poveretti". Restate nella vostra ignoranza. E magari spendete i soldi che avete in un corso accelerato. Per quanto mi riguarda potrebbe esservi utile.

Sempre che ce la facciate. 


p.s. L'amicizia ve l'ho tolta prima io .... gnè gnè gnè. Tiè. 

01 aprile 2011

31 marzo 2011

Ricordi che vanno, cuore che resta



E' finita. Già.

Eppure questa cosa era già finita da ben due o tre anni e infondo, è durata anche poco. Ma ora è proprio finita. E lui su questo, devo ammetterlo, è stato un gran signore. (E a vederlo, non ci crederebbe nessuno, ma nel backoffice di questo blog ce ne sono parecchie di prove...)

Un'epoca, un periodo, una crescita che ha chiuso i battenti. E una famosa botta di testa, di quelle che quando arrivano da grande è un po' come fare la varicella da adulti. Un delirio rendertene conto e lottare contro quel maledetto prurito che ti lascia i segni per tutta la vita.....

Beh, le lacrime non sono di certo ferme, quanto meno rispetto a tutta una serie di emozioni che in realtà non avevo mai vissuto, o quantomeno, non da anni. Sarà che non si vedono, ma dentro sono giorni che c'è il temporale. Che sono arrabbiata, che mi dispiace.

Gli addii in realtà non è che mi siano mai piaciuti, ma questo ha la capacità di un flashback sufficientemente violento con un sapore davvero acre. E passare dall'amore all'odio. "Amore". Ora mi viene proprio da ridere. Eppure si, ne ho sprecate di parole, seo, e faccia da culo nello scrivere di lui. Eppure è stata la scuola più "vera" per imparare nel mio lavoro. E chissà in quanti si sono persi via di uno che è stato al di sopra di te, e vederlo tutti i giorni, e credere, illudersi che tu forse eri speciale.

Giuro che mi viene da ridere a ripensarci, ora. Proprio ora lo guardo (e mi domando cosa cavolo mi piacesse di lui visto che proprio George Clooney non lo è)..... e ora che lo vedo un po' goffo e buffo nei suoi vestiti mai coordinarti, mi fa solo una gran tenerezza mentre se ne va via. Se ne va via di certo non con una grande vittoria alle spalle. Ma lui alla fine è così. Forse, non è mai pronto. E non lo sarà mai...

E l'odio che dicevo, è proprio sul finale. Ma mica per l'amore. No. L'odio per averci lasciato soli. Per essersela "svignato" senza accompagnarci e difenderci fino alla fine. L'ho presa male, malissimo. Mi fa ancora male. Come un tradimento, come palle su palle, quando non era mai il momento. E il momento è stato quello di andarsene, non ci sono stati momenti. C'è stato solo quello. E ripeto, non parlo di amore ora.

Eppure... ecco eppure io gli voglio bene. Perchè ha un gran cuore. Perchè è un bambino viziato ma buono. Di quello che rubano la nutella ma poi lo vedi di fronte con la bocca sporca che ti guarda con due occhioni cosi....

Vorrei che non finisse, eppure le ultime cose sono state consegnate. E l'orso con gli occhiali vestito da aviatore è in casa. Qui sulla scrivania non lo voglio. E' un ricordo più profondo. Di lui, ma soprattutto di me.

Grazie. Questo almeno te lo devo.

Buona fortuna. 


Di cuore. (Memole74)


p.s. il mio nick lo devo proprio a questa persona, così, tanto per saperlo. ;)



25 marzo 2011

Veleno al femminile "Ora parlo io": -parte 1-


Nell'ultimo periodo, sarà che sono cresciuta di ancora qualche anno, mi è capitato di avere intorno amiche che quanto meno ho sempre creduto tali. 

E ahimè, io che sono molto femminista, a volte, devo proprio colpire questo fronte. (Forse è per quello che lo sono?).

Sta di fatto che due persone in particolar modo hanno segnato in effetti il termine "amicizia". La prima, risale ormai a quasi 4 anni fa. Entrate al lavoro contemporaneamente -lei neo assunta-, io trasferita nella nuova aerea, siamo presto diventate amiche. Di quelle amicizie da ragazzine, seppur i parecchi anni di differenza. (tipo 7 o 8, ho talmente rimosso che non ricordo).

Eppure ne abbiamo fatte tante di cazzate insieme, ma proprio tante. E i segreti divisi sul filo del silenzio, le uscite organizzate, lo shopping più o meno selvaggio... e le ore passate a chiacchierare tra telefono, chat e pause ritagliate. Ricordo ancora il balconcino quando si poteva fumare qui... quanto era diventato il nostro piccolo e regale angolo di paradiso -nonostante fosse pulito ogni duecento e dieci anni-!!!

Eppure ad un certo punto, come sempre nonostante le promesse e gli errori trascorsi, ecco un uomo (?) rovinare tutto. O meglio un altro amico che è diventato il suo gentil servitore (tutti lo chiamano in un altro modo ma sorvoliamo) e che involontariamente o no, ha rovinato tutto. Non entro nel merito, per gentil concessione della mia mano scribacchina, ma nel sentirsi forte e appoggiata da un qualsiasi signor quàquàraquà (come le peggiori femmine di Caracas), eccola che si è infilata il vestito (ma non era nuda?) di Giovanna d'Arco, è salita goffamente sul suo destriero e ha impugnato la spada senza neanche saper come tenerla. 

Tremenda vendetta!!! (Ma de che poi me lo sto ancora chiedendo..). Ricordando nel frattempo, le ore passate a difendere e proteggere e stimolare questa storia. Come nei migliori film, da migliore amica sono diventata la miglior nemica, ma si sa, i film dell'orrore hanno dietro un genio solitamente. Già ma quelli fatti bene. Quelli così hanno semplicemente una sfigata che vuole sentirsi grande, quando grande non lo è mai stata. 

Ed ecco allora la riscossa dei puffi, se così possiamo dire. Ma fatta veramente male. Nel modo corretto si direbbe "diffamazione" e ci sarebbero tutti i presupposti per una bella denuncia con tanto di testimoni.

E io mi chiedo.. ma non ha un cazzo d'altro da fare che sparlare male di tutti e sentirti al centro del mondo? Ma proprio lei che si è fatta il mondo da quando non era neanche maggiorenne... e che spande solo e inesorabilmente merda in bugie.

Sai che c'è? Che un'amicizia ha tutti i diritti di finire, ma con lei muoiono anche i segreti e le cose che si sanno. E' una persona cattiva. Arida, stupida e viziata.
Ma tutto torna indietro prima o poi.
Sta di fatto, che mentre aspetto, spero di non trovarla mai davanti sulla mia strada mentre guido. Potrei aiutare il destino. ;)

<<...continua...>>

23 febbraio 2011

I ricchi per caso.

Premessa: non è una mia stretta amica, è un contatto di Fb che stimo e mi diverte. Ma questo post lo condivido in pieno e anche se non conosco la sua storia, è tranquillamente anche la mia e la vostra.


Buona lettura!




Chi mi segue su Facebook conosce bene la saga della Minchia: gli altri aguzzino l’ingegno. Diciamo che il mondo è pieno di persone capaci che ricoprono posti di potere e prestigio con ogni merito possibile. Purtroppo però lo stesso identico mondo straborda di coglioni che si sono trovati per qualche inspiegabile scherzo del destino a comandare, dirigere, amministrare.



Spesso avevano il loro grasso culo semplicemente appoggiato sulla sedia giusta al momento giusto; altre volte sono figli di gente capace o amici di gente strategica. Col vento in poppa vanno alla grande, circondati da vacche grasse e opulente. Cessato il vento, sgonfiate le vele, l’inettitudine se ne fa una scorpacciata e celebra l’ingestione della loro polpa insipida con un debole rutto.
Il problema, come sempre, sta nell’assenza di modestia. Anzi, l’arroganza, la vanagloria e l’ostentazione sono parte determinante della volgarità dell’inetto in posizioni di prestigio.

Volgarità che spesso risiede anche nel pretendere di essere chiamati col proprio titolo (perché il Lei neppure basta), di parcheggiare il turbo-suv in una posizione privilegiata e in bella vista, di citare l’elenco dei propri meriti, titoli e referenze ad ogni occasione possibile (ma soprattutto quando non c’entrano nulla), di non accettare nessun tipo di consiglio o di osservazione (soprattutto dai sottoposti), di non delegare nemmeno le attività più banali perché la rimpiazzabilità non sia sbugiardata.
Mortale poi quando la volgarità si sposa con l’incapacità: di chi chiama l’assoluta confusione mentale “continua innovazione”; di chi camuffa la totale assenza di strategia con “l’imprevedibilità del mercato”; di chi – piuttosto di ammettere un errore di gestione o chiedere aiuto ai competenti – lascia naufragare l’azienda e cerca qualcuno che “compri la baracca”.


Nella mia lunga carriera professionale – e lo dico con mortificato divertimento – sono stata pagata anche per scrivere delle lettere sotto dettatura, come se la lingua italiana mi fosse completamente estranea e io un po’ cerebrolesa; o per chiamare la figlia del maresciallo del paese per darle un lavoro (quando non era la fidanzata del figlio dell’avvocato, e così a seguire). Ricordandovi che sono nata nel 1974, capirete bene che sto parlando dell’Italia di oggi, e non di quella del dopoguerra, ahimè.
I ricchi per caso sono una delle più grosse piaghe della società contemporanea.


22 febbraio 2011

I falsi opportunismi dell'amicizia "sfanculati"



Premessa: ho sempre creduto nell'amicizia.

Un po' in senso infantile, un po' sognante.. quella per cui se hai bisogno e c'è un tornado in atto proprio dove vivi, lei o lui arrivano lo stesso solo per asciugarti una lacrima. Va bene, di sicuro la televisione può non averci fatto bene fino infondo ma mi è sempre piaciuta l'idea di vederla così.

E poi succede che cresci. E ti accorgi che tutta l'edulcorazione che ci hai messo rischia in realtà di farti venire solo un bel diabete coi fiocchi.

Impari un po' di più a filtrare, a scegliere, a mettere i tag giusti nella tag cloud della tua vita. Con una differenza sostanziale: non perdoni e non dai tempo in più. Perchè lo ritieni completamente inutile.

Per quanto mi riguarda sono due le cose che proprio non tollero all'alba dei miei 37 anni.

1) Se sei o ti ritieni o ti fai ritenere una mia amica/o, puoi non informarti di me, ma se sta male mio figlio voglio e pretendo immediatamente (o quasi) almeno un sms per informarti sulla situazione.

2) Il fatto di essere opportunisti. Non ti porta a nulla se non a una solitudine pietosa immensa. Perchè la gente alla fine non è fessa e ti tratta esattamente come fai tu. Solo che se sei pure una sfigata maggiorenne, sai già di avere la peggio. Odio intensamente l'utilizzo delle persone, senza saper valutare i rapporti seri, importanti e da difendere.

Beh, ho deciso per altro (o meglio mi viene istintivo) di non dare neanche più spiegazioni, perchè a me infondo, ogni volta che mi hanno martellato, non me ne hanno date o quanto meno la ragione era sempre dalla parte opposta ...

Quindi ho scelto. Come sempre. Come per altro ho sempre detto di non saper fare dicendo una palla anche a me stessa. Perchè sono bravissima a scegliere di sfanculare le persone che non hanno senso, e a non avere paura di "perderle". Non si perde proprio nulla con "amiconi" così, bastava infondo, capirlo un po' prima.

Conclusione: meglio non definirsi tali se non si è in grado di reggere un rapporto e festeggiare davanti a una birra. Con un sorriso. VERO e SENTITO.
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