17 maggio 2013

Ma vale la pena di essere sempre arrabbiati?


Oggi non sono in forma e capita sempre, ogni volta che non lo sono, che la mente prenda il volo su vari argomenti.

Sono un paio di giorni che mi chiedo se vale la pena di rimanere arrabbiati a lungo quando qualcosa non funziona. E detto da una che è perennemente incazzata, beh, forse ha un senso leggermente diverso.

Attenzione, non sarò mai una di quelle persone che si lasciano scivolare addosso tutto, anzi quanti fiumi di lacrime pensando a cose passate perse per strada, ma nell'ultimo anno sono accadute così tante cose che forse forse mi stanno facendo rivedere alcune mie idee/sensazioni.

E continuo ad arrabbiarmi, ma quanto meno il primo passo è capire quanto e in che modo mi arrabbio. E nei confronti di chi. Se quella persona con cui mi arrabbio ha un senso nella mia vita oppure no. E tutto sommato anche qui le vie collimano.

Punto primo: se è una persona di cui non me ne frega nulla, perchè mi arrabbio e ci perdo tempo?

Punto secondo: se è una persona a cui tengo in particolar modo e ha modi e azioni differenti dalle mie, perchè mi devo arrabbiare senza tentare di capire?

Punto terzo: se mi arrabbio posso cambiare qualcosa? Se si ci può anche stare ma se è un no.. cosa lo faccio a fare?

Che la vita sia troppo corta è scontato, quindi non è neanche questo.

E' che spesso prende il sopravvento la testa che non capisce, che non vede al di fuori da quegli schemi che uno si è lentamente costruito.

Ma da quando esiste un tempo prestabilito per non poter cambiare idea, migliorare, aprire gli orizzonti? Alcuni dicono che non si può più cambiare dopo una certa età. Io dico che non è così, che c'è sempre tempo, anzi, bisognerebbe sempre riallinearsi di nuovo con se stessi ogni tanto.

Perchè forse c'è sempre un perchè dietro ogni cosa, ad ogni pianto, ad ogni star male, ad ogni litigata che pare senza senso. Ma perchè non si può almeno tentare di comprendere cosa ha spinto una determinata situazione? Non lo so. Ma me lo domando, e dove non sia possibile non arrivarci, ho deciso quanto meno di provarci.

E di credere comunque nei trascorsi, nei viaggi, negli incontri, nelle parole dure e in quelle che ti sorridono dentro. Dicono che nulla succede per caso... io non ci ho mai creduto se non ultimamente. Ed è talmente vero che sarà il mio prossimo tatuaggio.

E forse ho deciso di impormi di vivere un po' meno incazzosa, che non vuol dire non prendere fuoco o fare una battuta sfanculando l'eterno mondo. Ma essere dentro, semplicemente più serena davanti a tutto, elaborare e poi decidere se ne vale la pena. Ridurre i tempi. Non dare sempre giustificazioni, guardare oltre.

Perchè le persone che mi vivono accanto, si meritano ancor meno di me, di camminare con una persona che ha il muso perenne, che non vuole capire, che digrigna i denti per tutto... ma soprattutto non ho più voglia di avere male dentro, di perdere davvero tempo prezioso quando ci sono mille altre risorse a cui far fronte. Forse, lo chiamano anche destino.

E allora che io me ne faccia una ragione, incazzandomi quando davvero è necessario, quando non è sinonimo di togliere una qualsiasi libertà altrui nè la propria.

Lasciare piovere quando è necessario, non c'è nulla di meglio che la pioggia per lavare via tutto. (Anche se quest'anno piove un po' troppo eh...)!

Insomma, ci si prova. Da oggi, ci si prova seriamente.




06 maggio 2013

Tiriamo le somme: qualche scusa da fare e tanti grazie da dire.


Oggi sono particolarmente malinconica. Va così.

E' un po' come quando capita di fare una somma della tua vita, delle persone che ti stanno intorno. Di cosa hai avuto e di cosa hai dato in quasi 40 anni di vita.

Beh si, a me pur essendo donna non interessa per nulla non dire l'età. Sono convinta che ogni ruga, ogni capello bianco, siano un ricordo di quello che sei stata.

Ho avuto fino ad ora una vita ricca, piena. Un buon lavoro, un matrimonio, dei figli, una casa di cui sto ancora pagando il mutuo e ancora ne avrò, una macchina in millemila rate, vestiti, scarpe, cazzate. Ci siamo. Non ci si può lamentare.

Ho avuto dei dolori enormi. E dicendo enormi, intendo proprio enormi. Il mio piccolo Lorenzo che non c'è più in primis. Nove anni con le crepe al cuore. La mia amica che ha scelto di volare via nel dolore, neanche 4 mesi fa. L'operazione al cuore di mio padre, arrivata come un fulmine e con una trafila non indifferente. Ci siamo anche qui. Insomma non mi manca di certo neanche la parte negativa.

Amici che ci sono stati, amici che se ne sono andati. Persone vere, importanti, anche se hanno fatto solo un passaggio veloce nella vita. Persone cattive, egoiste, piene di sè, che hanno saputo comunque ferirmi. Ci siamo, nella normalità.

Non ho mai rubato, ho bestemmiato, ho inveito contro Dio quando quel giorno ho dovuto dire addio a mio figlio. Da allora io e lui non siamo più in buoni rapporti. Ho fumato canne, fumo parecchie sigarette, sfanculo abbastanza pesantemente. Non ho mai preso droghe pesanti. Mi sono ubriacata. Direi spesso. Ho fatto corse esagerate in macchina fottendomene di tutto. Non ho mai ucciso, picchiato si.

Ho creduto nei sogni. Mi ci sono frantumata anche il naso. Ho creduto nelle mie capacità. A volte ho anche riso dai buoni risultati. Mi sono odiata, amata, quasi accettata... Ho fatto del male, involontariamente e non. Ho esagerato, sempre e troppo spesso. Non sono mai stata capace di non esagerare, sia in bene che in male. E di seguito ho perso tutto o ho avuto tutto.

Ho detto bugie. Anche pesanti. Ma sempre per non ferire e generalmente legate a cazzate che ho saputo fare... ne ho fatte parecchie. Lo ammetto. Ma sono anche quelle che mi hanno tenuto in vita. Quelle per cui ti sentivi in grado di spaccare il mondo, di tirare una corda e saltare sopra a tutti, in un grande tendone a prova di idiota. E via di seguito la bugia per rattoppare situazioni scomode.

Ma ho anche sempre detto la verità in tutti gli altri casi. A costo di litigare, di allontanare, di distruggere me stessa per prima. Mi sono fatta molto male. Ma non ho mai sopportato l'ipocrisia. Ecco, questa proprio no. E non lo sono mai stata. Mai. Forse avrei dovuto a volte, di sicuro sarei stata molto meglio.

Non ho mai saputo neanche come si faccia a essere menefreghisti, codardi o egoisti, mai. Non ci sono proprio mai riuscita neanche in questo.

Avrei voluto sentirmi fare delle scuse che ho aspettato per troppo tempo, aspettare.. oh sono una perfezionista in questo... quante volte ho aspettato il ritorno, i sentimenti veri, la famosa fine da film. Per poi ogni volta bestemmiare contro la Disney per farmi credere ancora ora che l'amore quello vero esista, che non sa distruggersi come cartapesta, che alla fine deve per forza finire bene... ma quando mai.... generalmente il 99% delle volte non va mai come hai pensato andasse...

Ma tutto sommato, stasera la cosa che mi viene più da pensare, è che avrei voluto darne un paio in particolare di scuse. Diciamo qualcuna di più. Ma avrei voluto chiedere scusa, scusa davvero di cuore a qualcuno che non c'è più o che c'è ancora, nonostante gli anni passino. E a ognuno di loro dire anche un grazie per motivi particolari.

Scusa al mio Lollo perchè non ho saputo difenderlo, perchè non ho saputo, come mamma, salvarlo. Ma solo morire con lui anche se non fisicamente. Perchè in quello non ci sono riuscita, non ne ho avuto la forza... Grazie, grazie per avermi fatto sentire più mamma di ogni altra nella tua sofferenza, grazie di avermi guardato con quegli occhi. E grazie per avermi fatto diventare più dura.

Scusa a Elena, perchè avrei potuto esserci di più, perchè avrei potuto capire che la situazione era peggio di quella che si notava. Scusa perchè anche qui, da amica, non ho saputo difenderla da chi le ha fatto del male, anche da se stessa. Grazie per avermi fatto capire che essere forti non è un optional. Che gli amici servono per farti aiutare anche quando hai voglia solo di urlare e piangere. Grazie comunque per avermi ricordato quanto l'amore quello puro abbia un senso, quel senso che non può essere tradito. E che i figli sono la cosa più importante che abbiamo.

Scusa ad un vecchio amico che avrei ancora piacere di sentire. Scusa di non averti capito quando invece avrei potuto riuscirci. Scusa perchè alla fine eri importante, perchè mi mancano quei momenti e se fossi stata diversa ora ci sarebbero ancora. Grazie di avermi fatta trovare, di aver iniziato un nuovo percorso. Di avermi fatta sentire importante, di quanto io ci possa comunque riuscire.

Scusa a mio padre e mia madre per ogni volta che non li ho ascoltati, per ogni batticuore, per ogni parola cattiva detta da adolescente anarchica... Grazie, beh, grazie solo e semplicemente di tutto.

Scusa al mio fagiolino di 7 anni per ogni volta che l'ho trascurato, che l'ho cazziato solo perchè ero stanca dal lavoro. Per tutte le carezze che non gli ho fatto. Grazie amore mio, grazie di amarmi per quella che sono nonostante le nostre litigate. Grazie di esserci.

Scusa anche a te che non ci sei più nella mia vita. Perchè comunque sia, qualsiasi cosa sia successa, avrei dovuto fare un passo indietro e tenerti un po' più stretto senza stringere i lacci. Avrei dovuto darti il beneficio del dubbio fino alla fine, non fosse per altro che sarei stata un pelo più grande. Scusa per aver fatto troppo, che a volte non è per nulla un bene. Grazie. Perchè proprio a te grazie? Perchè nonostante tutto, mi sento una bella persona a credere ancora che gli affetti abbiano un senso importante, grazie perchè con le nostre litigate ho capito chi ha senso di appartenere al cerchio più vicino.

Scusa alla persona che mi è accanto da tanti anni, scusa per le cazzate, le cattiverie dette e a volte fatte. Scusa per averti trascurato, per non averti ascoltato, scusa per aver guardato in là. Scusa per non averti comunque valorizzato e difeso da me stessa. Grazie, grazie di esserci ancora, ancora qui a fianco a me. Grazie di sopportarmi con i miei scleri, i miei momenti no, le mie risate per nulla, le mie voglie di shopping sfrenato anche quando i soldi scarseggiano... Grazie!

Scusa alla mia amica, quella vera, quella del cuore, quella che a questa età non ti aspetti più di avere. Scusa per le troppe parole, per le lacrime, per gli sfoghi e le mille telefonate. Scusa per i momenti down, per le parole non sempre ragionate. Grazie, grazie per essere perfetta per me nella nostra imperfezione, grazie dei mille caffè ogni volta in cui ne ho avuto bisogno, per le sigarette condivise quando erano finite, per ogni volta che ci sei stata. Grazie per essere tu.

Scusa anche al mio ex capo, per tutte le volte che da testona non ho ascoltato. Per tutte le volte che ho parlato a sproposito, per le figuracce che ho saputo fare e far fare. Grazie perchè mi hai fatto cresce, perchè ora so osservare senza intervenire. Perchè ora so mettere davanti cose più importanti a un lavoro che non ha certezze.

Scusa alla mia amica quella lontana. Scusa per tutte le volte che abbiamo vomitato insieme, per tutte le volte che ti ho cercata chiedendo aiuto, per ogni volta che sei dovuta intervenire nelle mie stronzate. Grazie per questo e anche di più. Per ogni volta che hai saputo farmi ridere con le lacrime agli occhi, per ogni volta che hai saputo trovare una parola per valorizzarmi e difendermi.

Scusa a te che ti ho dimenticato, ma che sei stata importante nel mio percorso. E grazie per avermi dato quel qualcosa che ancora mi porto dentro.

E infine scusa a me stessa. Per ogni volta che non ho saputo nè creduto di valere qualcosa. Per tutte le volte che mi sono sentita in difetto e fuori luogo. Per le volte che abbiamo fatto lotte immense senza sapere come muoversi. Per le botte date al cuore e all'anima. E infondo si, grazie per essere così, per aver imparato ad amare, per essere cresciuta un po' di più. E aver imparato qualcosa in ogni sbaglio.
Grazie per saperti ancora commuovere davanti a un cucciolo e per avere così tanti ricordi.

Perchè se ne hai così tanti, in fondo, questa è una bella, bellissima vita. (Da non dimenticarlo troppo spesso).




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