24 agosto 2017

Interazioni con la levotiroxina: ecco a quali farmaci stare attente



Non solo i cibi "nemici" dell'assorbimento della levotiroxina (leggi qui per sapere quali sono), ma anche i farmaci.

Il numero di pazienti trattati con tiroxina è aumentato nel tempo. Poiché l’ipotiroidismo, che riconosce nella tiroidite autoimmune la causa più frequente, presenta sintomi e segni aspecifici, è necessario confermare la diagnosi attraverso un esame di laboratorio.
Dal momento che il TSH è totalmente sensibile alla concentrazione plasmatica della frazione libera degli ormoni tiroidei, la sua misurazione viene utilizzata per valutare l’adeguatezza della terapia sostitutiva con levotiroxina.

Molti fattori possono aumentare la richiesta di dosaggio di levotiroxina in un paziente. Tali fattori includono la compliance del paziente, interazioni farmacologiche e malattie da malassorbimento.
Il suo assorbimento dipende dal pH e in media il 60–80% della dose somministrata raggiunge il circolo sistemico in 3 ore (2-5).

Il massimo beneficio si ottiene assumendo la tiroxina un’ora prima di fare colazione. Ciò serve ad assicurare il massimo dell’acidità gastrica ai fini dell’assorbimento.

È noto che determinati farmaci (amiodarone, litio e iodio) alterano lo stato tiroideo. Si ritiene che altri farmaci interagiscano con la levotiroxina alternandone l’assorbimento.

Alcuni studi (6-8) ad esempio hanno dimostrato che la simultanea somministrazione di levotiroxina e ferro solfato causa una recidiva dello stato ipotiroideo in alcuni pazienti. Anche gli estrogeni possono alterare i livelli circolanti della frazione libera degli ormoni tiroidei, per cui spesso è necessario aumentare la dose per compensare il loro effetto.

Anche il carbonato di calcio, impiegato come antiacido o per ridurre il rischio di osteoporosi in menopausa, può ridurre i livelli circolanti di ormoni tiroidei, causando un aumento dei livelli serici di TSH.

Tuttavia, trattandosi di piccoli trial clinici o di studi relativi a casi riportati, è difficile stabilire se i risultati possano essere trasferiti alla popolazione generale.
Inoltre, partendo dal presupposto che la tiroxina necessita di uno specifico pH gastrico per essere assorbita al meglio, anche gli inibitori di pompa protonica potrebbero avere un effetto sulla tiroxina.
Proprio per determinare quali farmaci alterano l’assorbimento e/o il metabolismo della levotiroxina e per stabilire quale percentuale di pazienti possa risultare coinvolto in queste interazioni, è stato condotto uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Endocrinology.

Si tratta di un’analisi retrospettiva sulla popolazione che ha collegato i dati di laboratorio con i dati di prescrizione tra l’1 gennaio 1993 ed il 31 dicembre 2012.
La popolazione in studio era rappresentata dai residenti in Tayside (età >18 anni) cui era stata prescritta la levotiroxina in almeno 3 occasioni, in un periodo di 6 mesi, prima di iniziare il farmaco in studio (N=10.999). I soggetti rappresentavano i controlli di se stessi, prima e dopo l’inizio del farmaco in studio (ferro, inibitori di pompa protonica, glucocorticoidi, calcio, anti-H2, DMARDs, estrogeni, statine).

L’età media di questa popolazione era pari a 58,1 anni; 8.977 (81,6%) erano di sesso femminile e 1.311 (11,9%) erano affetti anche da diabete.
Su 10.999 pazienti, 6.482 erano in trattamento concomitante con un farmaco in studio e 3.809 erano in terapia con una dose costante di tiroxina per almeno due anni.
Durante l’anno precedente al trattamento con il farmaco in studio non sono state osservate alterazioni statisticamente significative nei livelli di TSH in tutti i gruppi con una sola eccezione. Prima di iniziare il trattamento con estrogeni, i pazienti in questo gruppo avevano una riduzione media della concentrazione di TSH di 1,47 mU/L (p=0,008), nonostante la dose di tiroxina fosse costante.

In ciascuna analisi il numero di pazienti variava da 96 pazienti in trattamento con (DMARDs) a 1.944 pazienti con statine.
Come valore basale di TSH è stato utilizzato il valore ottenuto nella più recente misurazione della concentrazione serica prima dell’inizio dello studio.
È stato osservato un aumento statisticamente significativo del livello serico di TSH rispetto al basale in associazione a 4 farmaci in studio: ferro, inibitori di pompa protonica, calcio ed estrogeni.

È stata osservata una riduzione statisticamente significativa dei livelli serici di TSH in pazienti in trattamento con statine. Non sono state riscontrate modifiche statisticamente significative in pazienti che assumevano glucocorticoidi, anti-H2 o DMARDs.

Nel sottogruppo di pazienti con una dose costante di levotiroxina per almeno 2 anni (n=3.809), gli stessi 4 farmaci (ferro, inibitori di pompa protonica, calcio ed estrogeni) sono stati associati ad un aumento statisticamente significativo della concentrazione di TSH.
In particolare è stato osservato quanto segue:

Un aumento di <5 43="" 4="" 5="" 7="" calcio="" con="" dei="" di="" e="" estrogeni.="" ferro="" gruppo="" inibitori="" mu="" nel="" p="" pazienti="" pompa="" protonica="" quelli="" trattati="">Una riduzione statisticamente significativa della concentrazione di TSH <5 3="" a="" dei="" esposti="" mu="" nel="" p="" soggetti="" statine.="">Nessuna modifica statisticamente significativa nei pazienti trattati con glucocorticoidi, anti-H2 o DMARDs.

In sintesi

In questo ampio studio basato sulla popolazione è stata evidenziata la possibilità di un’interazione tra levotiroxina e ferro, calcio, inibitori di pompa protonica, statine ed estrogeni, per cui questi farmaci possono alterare l’efficacia della levotiroxina.

Per tale motivo:

*Bisogna monitorare attentamente le concentrazioni di TSH nei pazienti esposti a questi farmaci, in quanto un trattamento non adeguato può alterare la loro qualità della vita.

* È opportuno che i pazienti in trattamento prolungato con levotiroxina assumano questo farmaco 1 ora prima o 4 ore dopo un pasto o l’assunzione di ferro e calcio e ciò al fine di garantire che l’assorbimento della levotiroxina non sia alterato dalla somministrazione concomitante di altri farmaci, tra cui anche estrogeni ed inibitori di pompa protonica.


Fonte: A cura di Alessandra Russo. UOSD Farmacologia Clinica. AOU “G. Martino” Messina




Oltre i farmaci potrebbero interessarti anche gli alimenti che possono interferire con la Levotiroxina: Ipotiroidismo: alimenti che possono interferire con la Levotiroxina (Eutirox)





Samsung Galaxy Note8: è già prenotabile! Ecco le foto e tutte le caratteristiche.



Ritorna, dopo le ultime disavventure esplosive, il Galaxy Note. Ecco il numero 8, il dispositivo Note di nuova generazione. Galaxy Note8 presenta un più ampio Infinity Display, in grado di garantire la massima ergonomia, S Pen per comunicare in maniera ancora più personale, e la miglior fotocamera per smartphone mai realizzata da Samsung per scattare foto straordinarie. 
  
Samsung ha introdotto per la prima volta la serie Note nel 2011. Da allora, un numero sempre crescente di appassionati ha dimostrato di apprezzare il caratteristico ampio display e S Pen. In base a una ricerca di mercato di Samsung, l’85% degli utenti Note si dichiara orgoglioso di mostrare agli altri il proprio dispositivo e lo consiglia agli amici, mentre il 75% sostiene che sia il miglior telefono che abbia mai avuto.



Maggiori possibilità grazie all’Infinity Display
L’Infinity Display Super AMOLED Quad HD+ da 6,3 pollici consente di avere un margine di visione più ampio, e quindi con una maggiore comodità di utilizzo. Con più spazio per guardare, leggere e disegnare, Galaxy Note8 è lo smartphone perfetto per il multitasking.

Da tempo gli utenti Note sono in grado di fare di più grazie alla modalità multischermo. Con Galaxy Note8, la nuova funzionalità Unisci App consente di creare una coppia personalizzata di app sul pannello Edge e di avviare due app contemporaneamente con la massima semplicità. È possibile guardare un video mentre si scambiano messaggi con gli amici o comporre la chiamata per una conferenza telefonica tenendo davanti il numero e l’agenda.

Un nuovo modo di comunicare con S Pen
Fin dalla sua introduzione, S Pen è stata una delle caratteristiche distintive dei dispositivi Note. Con Galaxy Note8, S Pen migliorata offre modi completamente nuovi di scrivere, disegnare, interagire con il telefono e comunicare con gli amici. È dotata di una punta sottile, una maggiore sensibilità alla pressione e di funzionalità che consentono agli utenti di esprimersi in modi che nessun’altro smartphone può rendere possibili.

Quando un messaggio di testo non è sufficiente, la funzione Messaggio live consente di esprimere tutta la propria personalità e di comunicare in modo unico. Con Galaxy Note8, ora è possibile condividere testi o disegni animati su tutte le piattaforme che supportano le GIF animate (AGIF).
S Pen offre un modo completamente nuovo di comunicare, aggiungendo vivaci elementi che danno vita ai messaggi.
Always-On display consente agli utenti Galaxy di tenere sempre sotto controllo le notifiche senza sbloccare il telefono; e nel Galaxy Note8 diventa ancora più smart. Infatti, grazie a Always On Memo è possibile scrivere fino a cento pagine di note anche con display spento.

Per chi viaggia all’estero o quando si visualizza un sito Web in una lingua straniera, la funzione Traduci consente di tradurre non solo singole parole, ma intere frasi in 71 lingue diverse e convertire istantaneamente unità di misura e valute straniere, semplicemente avvicinando S Pen.



Foto incredibili grazie alla migliore fotocamera Samsung sul mercato
Per la maggior parte degli utenti, uno degli aspetti più importanti al momento dell’acquisto di un nuovo dispositivo è la fotocamera. Samsung ha definito lo standard per le fotocamere degli smartphone e con Galaxy Note8 offre la fotocamera per smartphone più potente mai realizzata.

Galaxy Note8 è dotato di due fotocamere posteriori da 12 MP con tecnologia OIS (Optical Image Stabilization) sia per l’obiettivo grandangolare che per il teleobiettivo. Il sistema OIS consente di scattare immagini ancora più nitide e stabili, in qualsiasi situazione.

Per offrire caratteristiche ancora più avanzate per le foto, la funzionalità Messa a fuoco live di Galaxy Note8 consente di controllare la profondità di campo, regolando l’effetto di sfocatura in modalità di anteprima e dopo lo scatto.

In modalità Acquisizione Doppia, entrambe le fotocamere posteriori scattano due foto contemporaneamente e consentono di salvare entrambe le immagini: uno scatto ravvicinato con il teleobiettivo e uno scatto grandangolare che mostra l’intero sfondo.

L’obiettivo grandangolare dispone di un sensore Dual Pixel con funzione Auto Focus rapida, per scattare foto più nitide e chiare anche in condizioni di scarsa illuminazione. Galaxy Note8 è inoltre dotato di una fotocamera anteriore da 8 MP con Smart Auto Focus, per la massima nitidezza anche per i selfie e le videochiamate.



Una galassia di funzionalità e servizi
Galaxy Note8 raccoglie l’eredità della linea di prodotti Galaxy: un insieme di caratteristiche e funzionalità uniche che, in combinazione, hanno ridefinito l’esperienza di utilizzo dei dispositivi mobile.

·       Resistenza all’acqua e alla polvere. Quattro anni fa Samsung ha introdotto il primo dispositivo Galaxy resistente all’acqua. Oggi è possibile portare il proprio Note praticamente ovunque, con un’elevata resistenza all’acqua e alla polvere (IP683) sia per il dispositivo che per la S Pen. È possibile scrivere perfino quando lo schermo è bagnato.
·       Ricarica wireless rapida. Due anni fa è stato introdotto il primo dispositivo Galaxy con ricarica wireless. Galaxy Note8 supporta oggi le più avanzate funzionalità di ricarica wireless attualmente disponibili, per consentire di caricare4 il dispositivo in modo semplice e veloce senza preoccuparsi di cavi e prese.
·       Sicurezza. Galaxy Note8 offre un’ampia scelta di opzioni di autenticazione biometrica, tra cui la scansione dell’iride e delle impronte digitali. Samsung Knox5 garantisce una protezione superiore a livello hardware e software, mentre Area Personale mantiene separati i dati personali e di lavoro.
·       Potenti prestazioni. Con 6 GB di RAM, il processore da 10 nm e la memoria espandibile (fino a 256 GB), è possibile avere tutta la potenza necessaria per esplorare, guardare contenuti in streaming, giocare e lavorare in multitasking.
·       Innovative esperienze mobile. Samsung DeX rende possibile un’esperienza desktop basata sulle funzioni mobile, infatti migliora la produttività di chi lavora in mobilità e vuole ridurre il numero di dispositivi da portare con sé.
È possibile conservare i file sul dispositivo, lavorare in mobilità e utilizzare Samsung DeX quando è necessario uno schermo di grandi dimensioni. Galaxy Note8 include inoltre Bixby6, una funzionalità che apprende dall’utente, migliora nel tempo e aumenta la produttività, permettendo di utilizzare il telefono in maniera più avanzata.

Autenticazione senza contatto. 
Galaxy Note8 offre la funzionalità di scansione dell’iride, utile ad esempio per i professionisti del settore sanitario, dell’edilizia o della pubblica sicurezza, che possono trovarsi in situazioni in cui devono sbloccare il telefono senza scorrere con un dito sullo schermo o eseguire la scansione di un’impronta digitale.
Funzionalità DeX migliorate. Galaxy Note8 offre Samsung DeX per chi ha bisogno di estendere l’esperienza mobile sul desktop, ovunque ci si trovi: da remoto, in ufficio o a casa.

Un impegno continuo per la sicurezza
Samsung continua a impegnarsi per mantenere una posizione di leadership nell’ambito della sicurezza delle batterie. La batteria di Galaxy Note8 è stata sottoposta al controllo di sicurezza in 8 punti di Samsung, il più rigoroso di tutto il settore.

Galaxy Note8 sarà disponibile, nelle colorazioni Midnight Black e Maple Gold, in prenotazione a partire dal 23 agosto fino al 14 settembre. Tutti coloro che prenoteranno il nuovo smartphone presso i punti vendita tradizionali e online, aderenti all’iniziativa, e lo registreranno su Samsung Members, riceveranno Samsung DeX, per trasformare lo smartphone in un vero e proprio desktop.
Galaxy Note8 sarà acquistabile in Italia a partire dal 15 settembre al prezzo al pubblico consigliato di 999 euro. Tutte le informazioni saranno presto disponibili su www.samsung.it.














10 agosto 2017

La storia che ebbe inizio una notte di San Lorenzo di 12 anni fa, che voi ci crediate o meno.



E venne il giorno. Anche di questo 2017.

La notte delle lacrime di San Lorenzo, ovvero la notte delle stelle cadenti. Quella dove con il naso all'insù si esprimono desideri da realizzare.

Perché è il festival della speranza, della ricerca di qualcosa che può arrivare dall'alto. (Anche se di magico in realtà ha ben poco, ma sicuramente di scientifico parecchio, con le Perseidi e la loro pioggia di meteroriti).


Certo, non per chi fa dei sogni quel tramonto e quell'alba di ogni giorno esattamente come me. 

La tradizione popolare collega il fenomeno delle Perseidi al martirio di San Lorenzo, bruciato nel 258 proprio in questo giorno. Ecco perché in Italia le stelle cadenti sono chiamate anche "Lacrime di San Lorenzo". Per me, alla fine, resta soltanto la notte del mio bambino.

E della storia che ebbe inizio una notte di San Lorenzo di 12 anni fa. Libero ognuno di scegliere di ascoltarla, crederci o semplicemente darmi della pazza. Io so solo che mi ha cambiato la vita.




Lollo era morto a gennaio. Passarono i mesi tra lacrime, depressione, lavoro, solito tran tran se non quello di tornare ogni volta a casa e crollare. Passano i mesi e arriva estate: generalmente intorno a questa data siamo in montagna dai miei genitori.

Non troppo lontano da Milano, ma abbastanza per poter vedere il cielo senza tutto quell'interferenza luminosa a cui siamo abituati.

Naso all'insù, coperta. Lacrime e stelle cadenti. Ricordi, speranze, un unico desiderio. Mi addormento per pochi minuti. Sogno Lorenzo, bello, anzi bellissimo (si sa, ogni scarrafone è bello a mamma sua).

"Mamma sto bene, non preoccuparti. e non piangere. Sai, arriverà un bambino dopo di me, non so dirti se maschio o femmina, ma starà bene. Io sono qui mamma, non ti lascio. Ora sorridi".


Non facile come approccio di una qualsiasi notte di San Lorenzo direi: la testa gioca brutti scherzi, si sa. Lascio in qualche modo correre, se non che le lacrime erano più le mie che rispetto alle stelle cadenti.

E ripassano i mesi. Si prosegue, si tenta di superare il trauma. Vorrei un figlio, per me avere un figlio è un sogno. E', per la gioia di chi non capisce, la mia realizzazione come donna. Poco mi interessa essere un grande manager. Voglio essere mamma. E Lorenzo me lo ha strappato troppo presto. E' ingiusto.

Passano i mesi. Pomeriggio se non ricordo male di primavera appena iniziata. Avete presente di quando ti addormenti quella mezz'ora sul divano e manco te ne accorgi?

Era il periodo di Cogne, del povero Samuele, massacrato dalla madre.

"Ciao mamma. Sono tornato. Senti mamma, mi devi fare un favore. - Lorenzo aveva una tutina bianca, stava con mia nonna Elsa, era felice ma preoccupato- Mamma, ascoltami. Qui in cielo dove sono io, quando arriva qualche bambino che non è stato bene giù, appena qualche altro bambino sano viene chiamato con lo stesso nome, gli danno la Stella della buona salute e della buona speranza. Ecco mamma, ora te lo dico. Arriverà un maschietto, sarà sano ma tu lo devi chiamare Samuele. Perché qui c'è un bambino che ha tanto bisogno di quella Stella per stare bene, ora. Non preoccuparti per me, arriverà anche il mio turno, ti voglio bene. Andrà tutto bene".


Mi sono svegliata in preda al panico, lo ammetto. Sudata, sconvolta, felice al tempo stesso, agitata. Ho cercato mio marito e i miei genitori.

"Ho sognato Lollo, mi ha detto questo. Si deve chiamare Samuele se accade". E mia mamma ricordo ancora mi disse: "Ma Samuele non è un nome "nostro", è un nome strano...". 


Poco importa. Pensai. Era di nuovo venuto Lorenzo.

Questa volta ne passarono pochi di mesi. Durante una passeggiata un mal di pancia conosciuto la volta precedente mi mise in allerta. Tornando giù dalla montagna, il test in farmacia. Ero di nuovo incinta. Panico. Gioia. Panico. 


La villocentesi per scoprire se la malattia si fosse riproposta, il test del DNA. 

Passarono giorni. Un incubo in attesa di una telefonata. Che arrivò. Niente malattia, il bambino (o bambina), era sano.

In Mangiagalli ci diedero gli esiti. "Signora se ora vuole andare a prendere il risultato del DNA e vedere il sesso vada di là".

Ricordo ancora che ci accolse una dottoressa molto carina.

"Tutto bene anche per il DNA, niente assenze o presenze strane. Vuole sapere il sesso?".

"Grazie, ma lo so già. E' un maschio".

"E come fa a saperlo?"

"Non importa. Sappia solo che si chiamerà Samuele".

Sono passati altri 7 mesi circa. Lorenzo per me, da quando è morto, è diventato (non chiedetemi il motivo) un passerotto. La notte prima di entrare in ospedale, stesa sul letto della camera con la tv accesa e il panico che avanzava, un passerotto si è posato sul davanzale ed è stato lì parecchio tempo. Ci osservavamo.




Tra 3 mesi Samuele compirà 12 anni. Per chi ci crede, il suo significato deriva dall'ebraico Shemu'el, composto da shem, 'nome' e da El, abbreviazione di Elohim, 'Dio, Signore' e significa quindi 'il suo nome è Dio'.


Un significato non indifferente. Quando qualcuno ancora oggi mi chiede: "Perché Samuele?".

Perché lo ha scelto suo fratello. E non è da tutti avere un angelo custode così.

[Nè una stella cadente così importante, buon naso all'insù].






09 agosto 2017

Ipotiroidismo: alimenti che possono interferire con la Levotiroxina (Eutirox)





La Levotiroxina in compresse interagisce col cibo presente a livello gastrointestinale, e questo può diminuire la quantità di farmaco assorbita. Per questo 
la terapia tradizionale deve essere assunta al mattino a stomaco vuoto, aspettando almeno 30 minuti prima di fare colazione.


Oltre a una ampia interazione con i farmaci, ecco quali sono i cibi che possono interferire con l'assunzione dell'Eutirox.

(Ciò vuol dire che è meglio assumerli lontano dalla pastiglia).

Ecco quali sono:

CAFFE': Riduce significativamente l'assunzione del farmaco. Assumere sempre a distanza.

POMPELMO: Mai prendere nessun farmaco col pompelmo: ritarda l'assorbimento intestinale e in questo caso diminuisce la biodisponibilità del farmaco.

SOIA: Contiene isoflavoni capaci di annullare il meccanismo di sintesi degli ormoni tiroidei

CEREALI: Soprattutto quelli integrali che contengono molte fibre, rallentano l'assorbimento

LATTE: Il latte neutralizza l'acidità gastrica utile per l'assorbimento intestinale, in più contiene aminoacidi che ostacolano l'assorbimento della tiroxina. (Anche per chi non è intollerante).

Si parla della forma liquida come panacea di tutti questi problemi, ma i pareri sono ancora discordanti.



08 agosto 2017

Cosa colpisce la tiroide? Ecco gli organi bersagliati quando non funziona bene



Nonostante sia una parte decisamente piccola del nostro corpo, la tiroide ha in mano gran parte del nostro benessere fisico. E' una ghiandola situata al di sotto della laringe (per chi non lo sapesse), destinata a produrre due ormoni: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3), che sono assolutamente importanti per il corretto funzionamento metabolico, nel processo di crescita e della maggior parte degli apparati dell'organismo.

Quando non funzione bene, ecco quali sono gli organi bersagliati.

Sistema Nervoso Centrale
Se nello sviluppo già in epoca fetale, esiste un mancato apporto di ormoni tiroidei nell'ultima fase gestazionale, si possono avere casi di cretinismo (ritardo mentale). Per fortuna esiste la diagnosi precoce.

Sistema Nervoso Simpatico
Gli ormoni tiroidei servono anche per aumentare il numero di ricettori particolari, con cui interagiscono le catecolamine (sono sostanze chimiche come l'adrenalina che trasmette impulsi nervosi alle terminazioni nervose simpatiche).
Dove? Principalmente nel cuore, nella muscolatura scheletrica, nel tessuto adiposo e nei linfociti. 

Apparato Cardiovascolare
Anche l'apparato cardiovascolare è colpito dagli ormoni tiroidei, sia direttamente che indirettamente. Se in quantità eccessiva aumentano la vascolarizzazione periferica, aumentando l'irregolarità della frequenza cardiaca e la contrattura del miocardio. Viceversa, la loro mancanza (ipotiroidismo), è causa di bradicardia.

Apparato Respiratorio
Gli ormoni tiroidei influenzano la risposta dei centri nervosi allo stimolo respiratorio, ovvero permettono ai polmoni di agire nel modo corretto a seconda delle diverse esigenze (per esempio la carenza di ossigeno). Ecco perché in caso di ipotiroidismo è spesso associata l'iperventilazione e una certa compromissione dei muscoli respiratori.

Apparato Scheletrico
Oltre al cretinismo citato all'inizio, il mal funzionamento di una tiroide lavora in modo negativo anche sull'apparato scheletrico, portando nanismo. (Sistemabile se preso in tempo, con la cura sostitutiva).

Apparato Gastrointestinale
Gli ormoni tiroidei facilitano anche la motilità della muscolatura liscia gastrica e intestinale. In caso di ipertiroidismo si avrà spesso un movimento di contrazione intestinale che porterà a feci non formate; nel caso di ipotiroidismo invece, si può manifestare stipsi. In questo caso abbiamo un apparato digerente che risulta depresso e con un metabolismo rallentato. Ecco perché l'aumento di peso negli ipotiroidei è una certezza, purtroppo. 

Apparato Riproduttivo
Anche l'apparato riproduttivo può essere un bersaglio per la tiroide che non funziona, soprattutto quello femminile. Nelle donne che soffrono di ipotiroidismo può esserci un'aumentata produzione di prolattina (parte dall'ipofisi), che può causare irregolarità del ciclo fino addirittura a far scomparire le mestruazioni in alcuni casi

Apparato Emopoietico
Ovvero anemia. Gli ormoni tiroidei influenzano la produzione di globuli rossi a livello del midollo osseo. In caso di ipotiroidismo è frequente l'anemia proprio per questo motivo. 


07 agosto 2017

Parte 4: Cosa aspetta alle donne lavoratrici e i congedi per i genitori

Prosegue da: 

Parte 2: Tutti gli esami per controllare la salute del bambino (in gravidanza)






Cosa spetta alla donna lavoratrice durante la gravidanza

  • congedo di maternità, cioè l’astensione obbligatoria dal lavoro per la lavoratrice;
  • congedo di paternità, ovvero l’astensione dal lavoro del lavoratore, qualora non si fruisca del congedo di maternità;
  • congedo parentale, che consiste nell’astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore;
  • congedo per malattia del figlio, cioè l’astensione facoltativa dal lavoro della lavoratrice o del lavoratore in dipendenza della malattia stessa;
  • permessi per allattamento.
Congedo di maternità
  • in caso di adozione nazionale, la donna potrà usufruire del congedo durante i 5 mesi successivi all’ingresso del bambino in famiglia;
  • in caso di adozione internazionale, la lavoratrice può usufruire sia del congedo prima dell’ingresso del minore in Italia, sia durante il periodo di permanenza all’estero richiesto per l’incontro con il minore e gli adempimenti riguardanti la procedura adottiva. 

I diritti della donna in gravidanza sono garantiti dalla Legge 151 del 2001, che definisce i congedi, i riposi, i permessi connessi alla maternità e paternità di figli naturali, adottivi e in affidamento, nonché il sostegno economico alla maternità e alla paternità.
I futuri genitori hanno diritto a:
Le lavoratrici non possono svolgere mansioni lavorative che comportino dei rischi: lavori di trasporto e sollevamento pesi, lavori pericolosi, faticosi, insalubri e quelli che comportano il rischio di esposizione ad agenti chimici e fisici (come indicato nell’allegato B della legge). Inoltre non possono essere esposte a radiazioni ionizzanti, sia durante la gravidanza sia durante l’allattamento. Pertanto, il datore di lavoro valuta tali rischi ai fini della sicurezza e della salute delle donne, (di cui all'allegato C) individuando le misure di prevenzione e protezione da adottare.
Alle lavoratrici saranno quindi riservate altre mansioni. Qualora non sia possibile, il servizio ispettivo del Ministero del lavoro può disporre l’interdizione da lavoro per tutto il periodo della gravidanza. Le donne, hanno perciò l’obbligo di comunicare al datore di lavoro il loro stato di gravidanza non appena questa viene accertata. Hanno diritto a permessi retribuiti per visite mediche o esami che devono essere eseguiti durante l’orario lavorativo presentando al datore di lavoro l’apposita documentazione e il giustificativo che attesti la data e l’orario dell’effettuazione degli esami.
Le donne hanno l’obbligo di astenersi dal lavoro per i due mesi che precedono la data presunta del parto e i tre mesi che la seguono. Qualora il parto avvenga prima della data presunta, i giorni non goduti prima del parto saranno recuperati dopo, anche se il periodo superi complessivamente i cinque mesi. Nei casi in cui svolgano attività gravose o pregiudizievoli, le donne hanno l’obbligo di sospendere l’attività lavorativa tre mesi prima la data presunta del parto; e in caso di parto gemellare la durata del congedo di maternità non varia.
Se il medico del Servizio sanitario nazionale, o con esso convenzionato, e il medico competente ritengono che lavorare fino all’ottavo mese non rechi danno né alla donna né al nascituro, la donna potrà decidere di astenersi dal lavoro a partire dal mese precedente la data presunta del parto fino a 4 mesi dopo.
Laddove sia avvenuta un’interruzione spontanea o terapeutica della gravidanza successiva al 180° giorno dall'inizio della gestazione, nonché in caso di decesso del bambino alla nascita o durante il congedo di maternità, le lavoratrici hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l'intero periodo di congedo di maternità; oppure possono riprendere in qualunque momento l'attività lavorativa con un preavviso di dieci giorni comunicato al datore di lavoro, a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale - o con esso convenzionato - e il medico competente attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla loro salute.
In caso di gravi complicanze della gravidanza o di forme morbose che potrebbero essere aggravate da essa, quando le condizioni di lavoro vengano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino,o quando la donna non può essere adibita ad altre mansioni, la Direzione territoriale del lavoro e l’ASL dispongono l'interdizione dal lavoro delle lavoratrici in stato di gravidanza fino al periodo di astensione per uno o più periodi, la cui durata sarà determinata dalla stessa Direzione territoriale del lavoro o dall’ASL. Il provvedimento sarà emanato entro sette giorni dalla ricezione della domanda da parte della lavoratrice.
Prima dell’inizio del congedo, la donna deve consegnare al datore di lavoro e all’INPS il certificato medico indicante la data presunta del parto; dev’essere inviato esclusivamente per via telematica direttamente dal medico del Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato.
Le lavoratrici hanno poi diritto a un’indennità giornaliera pari all’80% della retribuzione per tutto il periodo del congedo di maternità ma, durante tale periodo di tempo, non possono usufruire delle ferie.
Il congedo di maternità spetta per massimo cinque mesi anche alle lavoratrici che abbiano adottato un bambino: 
  • in caso di adozione nazionale, la donna potrà usufruire del congedo durante i 5 mesi successivi all’ingresso del bambino in famiglia;
  • in caso di adozione internazionale, la lavoratrice può usufruire sia del congedo prima dell’ingresso del minore in Italia, sia durante il periodo di permanenza all’estero richiesto per l’incontro con il minore e gli adempimenti riguardanti la procedura adottiva. 

I congedi per i genitori lavoratori

Per ogni bambino, nei primi suoi dodici anni di vita, ciascun genitore ha diritto ad astenersi dal lavoro.
Il genitore è tenuto a dare un preavviso di almeno 5 giorni al datore di lavoro.
I relativi congedi parentali dei genitori non possono complessivamente eccedere il limite di dieci mesi. Possono essere richiesti da:
  • la madre lavoratrice, trascorso il periodo di congedo di maternità, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi;
  • il padre lavoratore, dalla nascita del figlio, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi, elevabile a sette qualora il padre lavoratore eserciti il diritto di astenersi dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a tre mesi, il limite complessivo dei congedi parentali dei genitori è elevato a undici mesi.
Qualora vi sia un solo genitore, potrà essere richiesto per un periodo continuativo o frazionato non superiore a dieci mesi. Per ogni minore con handicap in situazione di gravità accertata la lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre, hanno diritto, entro il compimento del dodicesimo anno di vita del bambino, al prolungamento del congedo parentale, fruibile in misura continuativa o frazionata, per un periodo massimo non superiore a tre anni, a condizione che il bambino non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati, salvo che, in tal caso, sia richiesta dai sanitari la presenza del genitore. Per i genitori che usufruiscono del congedo parentale è prevista un'indennità pari al 30 per cento della retribuzione fino al sesto anno di vita del bambino, per un periodo massimo complessivo di sei mesi. Il congedo parentale spetta anche in caso di adozione nazionale, internazionale e affidamento e può essere fruito dai genitori adottivi e affidatari entro dodici anni dall’ingresso del minore in famiglia, e comunque non oltre il raggiungimento della maggiore età.

Riposi giornalieri

Il datore di lavoro deve consentire alle lavoratrici madri, durante il primo anno di vita del bambino, due periodi di riposo di un’ora ciascuno, anche cumulabili durante la giornata. Il riposo è uno solo quando l'orario giornaliero di lavoro è inferiore a sei ore. In caso di parto gemellare i periodi di riposo sono raddoppiati e ne può usufruire anche il padre. Entrambi i genitori, alternativamente, hanno diritto di astenersi dal lavoro per periodi corrispondenti alle malattie di ciascun figlio di età non superiore a tre anni. Hanno poi diritto ad astenersi dal lavoro, alternativamente, nel limite di cinque giorni lavorativi all'anno, per le malattie di ogni figlio di età compresa fra i tre e gli otto anni. Per i periodi di congedo per la malattia del figlio è dovuta la contribuzione figurativa fino al compimento del terzo anno di vita del bambino. Il congedo per malattia spetta anche in caso di adozione e affidamento.                             
È vietato destinare lavoro alle donne, dalle ore 24 alle ore 6, dall'accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino.Non sono obbligati a prestare lavoro notturno:
  • la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre anni o, in alternativa, il lavoratore padre convivente con la stessa;
  • la lavoratrice o il lavoratore che sia l'unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a dodici anni;
  • la lavoratrice madre adottiva o affidataria di un minore, nei primi tre anni dall'ingresso del minore in famiglia, e comunque non oltre il dodicesimo anno di età o, in alternativa ed alle stesse condizioni, il lavoratore padre adottivo o affidatario convivente con la stessa.

Il futuro papà ha diritti?

Il padre lavoratore ha diritto ad astenersi dal lavoro per tutta la durata del congedo di maternità o per la parte residua che sarebbe spettata alla lavoratrice, in caso di morte o di grave infermità della madre o di abbandono, nonché in caso di affidamento esclusivo del bambino al padre. Colui che intende avvalersi di questo diritto deve presentare al datore di lavoro la certificazione relativa alle condizioni ivi previste. Il papà ha diritto ai periodi di riposo:
  • nel caso in cui i figli siano affidati al solo padre;
  • in alternativa alla madre lavoratrice dipendente che non se ne avvalga;
  • nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente;
  • in caso di morte o di grave infermità della madre.
Fonte: www.altroconsumo.it

Parte 3: la diagnosi prenatale invasiva

Prosegue da: 

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La diagnosi prenatale invasiva

Di seguito sono indicate le condizioni che prevedono l’accesso in esenzione a prestazioni maggiormente invasive come, ad esempio, villocentesi e amniocentesi.
Per indagini citogenetiche:
  • alta probabilità di trisomia 21 o di altre anomalie cromosomiche. Ogni Regione stabilisce in modo autonomo i metodi più indicati tra quelli basati sull’età materna in combinazione con altri parametri ecografici fetali e/o di laboratorio;
  • genitori con precedente figlio affetto da patologia cromosomica;
  • genitore portatore di riarrangiamento strutturale bilanciato dei cromosomi;
  • genitore con aneuploidia cromosomica omogenea o in mosaico;
  • gnomalie fetali/della gravidanza evidenziate mediante ecografia.
Per le indagini genetiche:
  • genitore eterozigote per una patologia/mutazione autosomica dominante;
  • genitori entrambi eterozigoti per mutazioni geniche correlate a patologie autosomiche recessive;
  • madre eterozigote per mutazioni recessive legate all’X;
  • madre portatrice di mutazione mitocondriale;
  • segni ecografici feto-annessiali indicativi di specifiche patologie genetiche;
  • altre condizioni di possibile rischio correlate alla storia familiare, da verificare in sede di consulenza genetica.
Per indagini infettivologiche:
  • condizione di rischio fetale determinato sulla base di una accertata infezione materna e/o di segni rilevati all’ecografia potenzialmente associati a patologie infettive.

Parte 2: Tutti gli esami per controllare la salute del bambino (in gravidanza)

Prosegue da: 

La gravidanza: tutto quello che dovete sapere (e che ai miei tempi non c'era)


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Parte 3: la diagnosi prenatale invasiva

Parte 4: Cosa aspetta alle donne lavoratrici e i congedi per i genitori



Tutti gli esami per controllare la salute del bambino

Le coppie che desiderano avere un bambino e le donne in stato di gravidanza, hanno diritto a eseguire gratuitamente, cioè in esenzione dal pagamento del ticket, alcune prestazioni specialistiche e diagnostiche, utili per tutelare la loro salute e quella del nascituro. Per ottenere l’esenzione, è necessario che gli esami siano richiesti dal medico di base o da un ginecologo di una struttura pubblica e che sull’impegnativa sia correttamente indicato il codice di esenzione con la settimana di gestazione. Ecco l’elenco degli esami in esenzione, in relazione alla funzione e al periodo di gestazione.

Prima della gravidanza

Allo scopo di escludere la presenza di fattori che possano incidere negativamente sulla gravidanza, prima del concepimento possono essere eseguite alcune analisi in esenzione dal ticket. Queste prestazioni specialistiche a scopo preconcezionale, possono essere eseguite sia alla donna che all’uomo e, separatamente, comprendono una prima visita ginecologica, il Pap test se non ancora eseguito, e per entrambi gli esami del sangue volti a determinare il gruppo sanguigno, il fattore Rh e l’eventuale presenza di malattie infettive (come rosolia, sifilide, HIV). In più, nel caso in cui nella coppia si è già susseguito un certo numero di aborti (almeno due consecutivi) o si sono verificate pregresse patologie della gravidanza, è prevista in esenzione una visita specialistica genetica volta a prevenire o prevedere i possibili rischi che potrebbero incorrere durante la gravidanza. In funzione preconcezionale, oltre alle prestazioni citate, sono escluse dalla partecipazione al costo le diverse prestazioni specialistiche necessarie per accertare eventuali rischi procreativi correlati all’anamnesi riproduttiva o familiare della coppia.

In gravidanza

Gli accertamenti per il controllo della gravidanza, prescrivibili in regime di esenzione, sono suddivisi per ciascun periodo della gravidanza.
Per il primo trimestre, inteso come il periodo che intercorre tra la prima e la tredicesima settimana e sei giorni, sono offerte le seguenti prestazioni:
  • visita con ginecologa o ostetrica per pianificare l’assistenza alla gravidanza, per informare la donna circa l’assistenza e il sostegno durante tutto il periodo, spiegare quali cambiamenti fisiologici avverranno,  come gestire i sintomi più comuni e quali saranno gli esami proposti;
  • esami del sangue per entrambi i genitori, volti a determinare il gruppo sanguigno e il fattore Rh, l’eventuale presenza di anemia o di altre malattie fra cui quelle infettive (come toxoplasmosi, rosolia, sifilide, HIV e, in caso di fattori di rischio riconosciuti, clamidia, gonorrea e epatite C);
  • esame delle urine per verificare la funzionalità renale e urinocoltura per verificare la presenza di eventuali infezioni delle vie urinarie;
  • pap test, qualora non sia stato eseguito nei tre anni precedenti;
  • ecografia per datare la settimana gestazionale;
  • ecografia per lo studio della traslucenza nucale, da eseguirsi tra la 11esima e 13esima settimana e sei giorni, in combinazione al Duo test, cioè un’analisi del sangue per la misurazione della frazione libera della gonadotropina corionica umana HCG e della proteina plasmatica A associata alla gravidanza PAPP-A. Insieme, questi esami, prendono il nome di Test Combinato. Questi esami, valutati insieme all’età della madre e all’epoca gestazionale, hanno lo scopo di stimare la probabilità di anomalie cromosomiche del feto, come la trisomia 21, conosciuta come Sindrome di Down. Questo insieme di esami viene offerto insieme alla consulenza pre e post esame per valutare ed intrepretare correttamente l’esito, così come per valutare ulteriori strategie diagnostiche. 
Villocentesi e amniocentesi, esami diagnostici invasivi correlati ad alcuni rischi per il feto, sono offerte in esenzione solo per alcune categorie di soggetti. Per conoscerle vedi la Faqà “Condizioni per le quali è previsto l’accesso alla diagnosi prenatale invasiva”.
Per il secondo trimestre, cioè il periodo che intercorre tra la quattordicesima e la ventisettesima settimana e sei giorni, sono proposte le seguenti prestazioni:
  • visita medica o ostetrica in cui si commentano i risultati degli esami che sono stati eseguiti nel primo trimestre; nel caso in cui risultino delle anomalie o si rilevino fattori di rischio, sarà individuata una terapia o gli approfondimenti più opportuni. Ad esempio, può essere proposto un esame del sangue chiamato “curva del carico di glucosio” che serve a verificare la probabilità d’insorgenza di diabete durante la gravidanza;
  • tri-test, tra la quattordicesima e la diciottesima settimana e sei giorni. Questo test, che combina una serie di analisi del sangue (misurazione dei livelli di alfa-feto proteina AFP, estradiolo non-coniugato E3 e gonadotropina corionica umana) valutato insieme ad altri dati, come il Test Combinato, l’età della madre e l’epoca gestazionale, permettono di stimare il rischio di anomalie cromosomiche e difetti del tubo neurale. Anche questo esame richiede la consulenza di uno specialista per una corretta interpretazione;
  • se non si è immuni, è proposto un esame del sangue per verificare la presenza di malattie che potrebbero causare gravi danni se contratte durante la gravidanza (rosolia, toxoplasmosi);
  • ecografia ostetrica morfologica per la diagnosi di possibili anomalie del feto da eseguire fra la diciannovesima e la ventitreesima settimana e sei giorni;
  • valutazione dell’accrescimento del feto attraverso il calcolo della distanza del fondo uterino dalla sinfisi pubica;
  • esami del sangue ed esami delle urine;
  • informazioni riguardo la possibilità di frequentare corsi di accompagnamento alla nascita.
Per il terzo trimestre, individuato come il periodo che va dalla ventottesima settimana fino alla nascita del bimbo (intorno alla quarantesima settimana), sono previste:
  • visita ginecologica o ostetrica per commentare gli esiti degli esami che sono stati eseguiti nel trimestre precedente con un passaggio d’informazioni riguardanti i corsi di accompagnamento alla nascita (evento del parto, travaglio). Inoltre, se dagli esami eseguiti durante il primo trimestre risultano delle anomalie, sarà individuata una terapia;
  • ecografia, in caso di patologia fetale e/o degli annessi o materna;
  • valutazione dell’accrescimento fetale attraverso il calcolo della distanza del fondo uterino dalla sinfisi pubica;
  • esami del sangue per toxoplasmosi (se non si è immuni) e altre malattie infettive (epatite B, sifilide, HIV);
  • tampone vaginale per individuare la presenza di Streptococco (batterio innocuo per la mamma ma potenzialmente pericoloso per il nascituro nel caso in cui non venga effettuata la terapia antibiotica alla donna);
  • profilassi farmacologica (con somministrazione delle immunoglobuline Anti-D) alle donne con fattore Rh negativo alla gravidanza successiva alla prima.
Infine, oltre alle prestazioni qui descritte, sono escluse dalla partecipazione al costo le diverse prestazioni specialistiche necessarie per accertare le condizioni patologiche che comportino un rischio materno o fetale, così come in caso di minaccia di aborto sono escluse dai costi tutte le prestazioni volte a monitorare l’evolversi della gravidanza.
È inoltre compreso un colloquio psicologico qualora, durante le diverse visite specialistiche, emerga il sospetto di un disagio psicologico della donna.
Per chi volesse approfondire questi argomenti, vi consigliamo di visitare il sito SaPeriDocche offre informazioni scientifiche affidabili inerenti l’intero percorso nascita e non solo: indicazioni sulla salute della donna in generale, gli screening previsti durante la gravidanza, quelli neonatali e tante altre informazioni sulla salute materno-infantile.

Fonte: www.altroconsumo.it
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