31 agosto 2009

Quella notte...


Si trovò distesa a faccia in su. Il buio l'avvolgeva, ma quella luna così piena le dava una sensazione di calore così straordinariamente tranquillizzante. L'erba era umida e il suo corpo iniziava a sentire quell'umidità entrargli dentro lentamente, dritta alle ossa. Non si ricordava che ore fossero, nè tantomeno in che luogo fosse.

Da lontano si sentivano vaghi rumori indefiniti. Di fianco gli alberi erano scossi da un vento leggero... vedeva a malapena le foglie inarcarsi da quel vento leggero che sfiorava anche le sue labbra. Era sola. Sola in quel mondo che non riconosceva. Ebbe paura, solo per un attimo. In realtà si sentiva così circondata da quella malinconia profonda, che rimase ferma e immobile distesa a faccia in sù.

La mente circumnavigava le situazioni, i ricordi riaffioravano lentamente come fumetti nell'aria e il cielo sembrava un foglio su cui appuntare note a caso, parole una di seguito all'altra, forse senza senso o forse chiave di una vita o semplicemente di un momento.

Quello strano silenzio così intenso, cosi immensamente tangibile le sfiorò gli occhi, chiusi un istante per nascondersi dietro alle lacrime che lente, inesorabili iniziarono a scendere e a fondersi con la rugiada che precede l'alba. Si sentì libera... mai come allora. Sola, troppo forse, ma libera anche da se stessa.

I muscoli ebbero un brivido e inizarono a distendersi dopo essere stati cosi contriti... le palpebre si aprirono lentamente dando fiato a quel vento che cercò di spazzare via il dolore, la tristezza, il gusto acre del fumo dell'ultima sigaretta... il cuore non si regala a nessuno, si impresta qualche volta... era scritto lassù, con quel filo sottile del pensiero che si snodava tra le stelle... i capelli sul viso sembravano una coperta, calda, avvolgente, per nascondersi al mondo.

Passarono attimi, forse ore. Freddo, caldo, ancora più gelido, ancora più bruciante. Il corpo da una parte e l'anima che girovagava a piedi nudi sull'erba... Chiuse di nuovo gli occhi... non sa per quanto tempo... non ricorda... li riaprì lentamente... pennellate di colore sfidavano il cielo, quel cielo fino a poco tempo prima cosi profondo come i suoi occhi.

Era l'inizio di una nuova giornata, forse di una vita, il momento del riscatto. L'alba venne così, tendendole la mano. Le lacrime erano diventate solo rugiada. Le gambe, le braccia, il cuore, ripresero piano piano le loro funzioni. Riuscì a muoversi come d'incanto, persa in un dolce incantesimo di quel sogno ormai lontanissimo. I piedi sentirono i fili d'erba, i capelli si scostarono dal viso e le mani toccarono quella terra cosi viva, che si era presa in carico tutta la sua tristezza, la sua angosciante debolezza...

Si rialzò e vide alberi magnifici pieni di colori, in lontananza un ruscello che sgorgava acqua limpida e fresca, piena di ardore nel suo rincorrersi tra sassi ormai consumati dalla sua foga, un piccolo pettirosso cantava le sue avventure lassù, su quel ramo che sembrava porgersi ai raggi del sole. Rimase un po' a rimirare quella meraviglia che fino a un attimo prima gli era sembrata la sua tomba.... Si volto verso il cielo. Quella luna, unica luce di quella notte era un leggero e impalpabile disegno a carboncino... La vide sorridere.. sorrise anche lei, così, senza pensarci… e si sentì bene, meravigliosamente bene…

29 agosto 2009

Cercami (Renato Zero)

Quando si cerca una canzone che parla....


Cercami
come quando e dove vuoi
cercami
è più facile che mai
cercami
non soltanto nel bisogno
tu cercami
con la volontà e l’impegno...reinventami!
Se mi vuoi
allora cercami di più
tornerò
solo se ritorni tu
sono stato invadente
eccessivo lo so
il pagliaccio di sempre
anche quello era amore però...
Questa vita ci ha puniti già
troppe quelle verità
che ci son rimaste dentro...
Oggi che fatica che si fa
come è finta l’allegria
quanto amaro disincanto...
Io sono qui
insultami,feriscimi
sono così
tu prendimi o cancellami...
Adesso si
tu mi dirai che uomo mai...ti aspetti.
Io mi berrò
l’insicurezza che mi dai
l’anima mia
farò tacere pure lei
se mai vivrò
di questa clandestinità per sempre...
Fidati
che hanno un peso gli anni miei
fidati
e sorprese non avrai
sono quello che vedi
io pretese non ho
se davvero mi credi
di cercarmi non smettere no...
Questa vita ci ha puniti già
l’insoddisfazione è qua
ci ha raggiunti facilmente...
così poco abili anche noi
a non dubitare mai
di una libertà indecente
io sono qui
ti servirò ti basterò
non resterò
una riserva, questo no...
Dopo di che
quale altra alternativa può...salvarci!
Io resto qui
mettendo a rischio i giorni miei
scomodo si
perché non so tacere mai...
Adesso sai
senza un movente non vivrei..comunque.
Cercami...cercami...non smettere

26 agosto 2009

Il sogno della luna


Si forse è vero... la luna si era innamorata del sole ... piano piano senza volerlo aveva fatto danni, era stata ossessiva in quelle notti in cui le stelle le davano sicurezza, quell'ossessività dettata da quello strano sentimento che spazza via spesso la ragione e cede il posto a un'attenzione che diventa troppo "visibile" , nonostante il buio della notte. Non ne aveva mai fatto un segreto però che si cibava dei raggi del suo sole. Che tentava di riscaldarsi sulla loro scia….

Non visse da sola in quel periodo. Il sole la appoggiò, esattamente con la stessa non volontà con cui lei non voleva innamorarsi. Si dissero mille cose alzandosi al mattino e salutandosi prima di andare a dormire mentre si davano il cambio nel cielo, a volte stupide, a volte importanti, spesso importanti. Si raccontarono di loro, tutto ciò che riuscivano e che volevano. Frasi che non potevano essere fraintese. Erano cosi e basta.

Mentre il tramonto li circondava si sprecarono gesti, attenzioni, emozioni semplicemente sfiorate. No, non potevano abbracciarsi il sole e la luna, infondo erano cosi distanti.... Ma il sole scriveva note solo per lei tra i colori brucianti del suo saluto al giorno e la luna li leggeva con lacrime di luce ogni volta che saliva fiera in cielo. Pensava a lui durante la notte, alla bellezza e alla magia di rincontrarlo ogni mattina, anche solo per un secondo...

Il sole guardava la sua linea dolce e morbida durante quella calda estate, li vicina, quando ancora la sua forma non spariva per intero e bianca e trasparente la vedeva e pensava di poterla prendere per mano anche solo per sapere che lei gli era accanto.

Forse non si sfiorarono mai ma si rincorsero per mesi , finchè un giorno strano, la luna ebbe solo il tempo di chiedergli: "perchè sei qui ad aspettarmi, sei qui con me. Cosa posso darti io sole? Tu immensità del giorno, aspettato da tutti, con la tua immensa conoscenza e il grande amore che ti circonda? Io vivo nel buio, mi sento piccola, inadeguata... vivo quando la maggior parte delle persone dorme..."

Il sole si chinò leggermente e con tono sinuoso rispose: "se sono qui con te, un motivo ci sarà" e scomparve davanti a gli occhi umidi della luna che si sentì in qualche modo abbracciata da quelle parole senza un vero senso infondo. Ma una vibrazione li attraversò nel silenzio che subito dopo li circondò... il sole non era li ma era come se lo fosse... complementare a lei. La luna chiuse gli occhi mentre da lassù cercò delle motivazioni, ma poi si disse che tutto sommato, quelle parole le diedero quella forza di non sentirsi inadeguata.

Si perse di nuovo dietro a quel sole, a quel rapporto così grande per lei e costruito giorno dopo giorno, vissuto di attimi, di sguardi, di abitudini ricambiate. Di nessun altro. In cuor suo cercava di trattenersi, sapeva che il sole non avrebbe mai potuto darsi a lei, lei cosi lontana, così mai “completa”, cosi fragile… ma non riuscì a colmare quel sentimento che cresceva insieme al loro viversi così, in quel modo cosi assurdo e cosi immensamente loro.

Gli alberi, gli uccelli, le stelle stavano a guardare e vociferare. Ma cosa importava finchè si sentivano intoccabili? Finchè l’alba e il tramonto erano il loro abbraccio?

Un giorno il sole fu coperto da nuvole grandi e scure. La luna non riuscì a salutarlo, a sfiorare i suoi caldi raggi… si senti persa… lo chiamò con tutta la voce che ebbe in corpo. Ma una pioggia sottile fu l’unica risposta che arrivò.

Dapprima leggera divenne un temporale… al posto dei suoi caldi raggi ci furono fulmini, al posto delle sue parole mai dure, sempre sottovoce, tuoni che spaccavano il cuore… al posto del suo sguardo di luce, il buio… Sperò di non dover andare a dormire, rimase nel cielo nascosta ma lui non venne, non apparve per tutto il giorno, senza dire nulla, senza lasciare note o messaggi. Se ne andò cosi da lei…

Il dolore fu cosi forte che il giorno dopo il sole arrivò ma lei se ne andò prima, sperando di avere ancora una vola un suo sguardo, di risentire quell’alchimia… ma lui non la cercò.
La luna lo guardò da lontano… diventò piccola piccola… aveva mille cose da dire, ma sapeva solo piangere.

Quella notte cercò di nascondersi dietro le stelle, si coprì di un manto scuro e pianse tutte le sue lacrime: stelle cadenti brillare nel cielo se ne videro molte. Tutti pensarono ai loro desideri, ognuno ne aveva almeno uno… erano un dolore forte e persuasivo che si prolungò per giorni… giorni in cui tutto si spense… quelle lacrime brillanti, erano in realtà il sogno che la luna perse…

24 agosto 2009

13 LÍNEAS PARA VIVIR


1. Te quiero no por quien eres, sino por quien soy cuando estoy contigo.

2. Ninguna persona merece tus lágrimas, y quien se las merezca no te hará llorar.

3. Sólo porque alguien no te ame como tú quieres, no significa que no te ame con todo su ser.

4. Un verdadero amigo es quien te toma de la mano y te toca el corazón.

5. La peor forma de extrañar a alguien es estar sentado a su lado y saber que nunca lo podrás tener.

6. Nunca dejes de sonreír, ni siquiera cuando estés triste, porque nunca sabes quién se puede

enamorar de tu sonrisa.

7. Puedes ser solamente una persona para el mundo, pero para una persona tú eres el mundo.

8. No pases el tiempo con alguien que no esté dispuesto a pasarlo contigo.

9. Quizá Dios quiera que conozcas mucha gente equivocada antes de que conozcas a la persona

adecuada, para que cuando al fin la conozcas sepas estar agradecido.

10. No llores porque ya se terminó, sonríe porque sucedió.

11. Siempre habrá gente que te lastime, así que lo que tienes que hacer es seguir confiando y sólo ser más cuidadoso en quien confías dos veces.

12. Conviértete en una mejor persona y asegúrate de saber quién eres antes de conocer a alguien más y esperar que esa persona sepa quién eres.

13. No te esfuerces tanto, las mejores cosas suceden cuando menos te las esperas.

Recuerda:
"TODO LO QUE SUCEDE, SUCEDE POR UNA RAZÓN"


Perdonatemi se non la traduco, ma in spagnolo hanno tutta un'altra melodiosità.

18 agosto 2009

Impara ad amarti e a odiarti


Un pianoforte in sottofondo... le note che ti cullano dolcemente anche se provengono da un video di Youtube. Certo, altre sensazioni averlo davanti, sentire il battere leggero dei tasti, guardare le mani danzare, il corpo contrarsi, la testa cullarsi e seguire, a tratti arrabbiata, incalzante, la musica.

Ma bisogna accontentarsi.... "Oltremare di Enaudi" ecco quello che sto ascoltando. Sconosciuto fino a ieri, fino a quando un mio amico lo ha pubblicato su Fb. Grande mezzo di conoscenza, nonostante tutto. L'ho sentito ieri sera, stamattina e ancora ora... e lo risentirò, lo riascolterò ancora...

Non sono un "tecnico del suono" nè tantomeno un'esperta di musica... io posso solo indicare quello che mi fa venire i brividi, che mi permette di perdermi nei miei sogni, di creare il mio testo su note che volano leggere. Qui non ci sono parole, solo un movimento su cui sdraiarsi con la mente e lasciarsi cullare. Un viaggio attraverso la memoria, i ricordi, ma anche verso le nuove speranze. Un viaggio verso quel posto lontano, Oltremare, dove forse i sogni sono la realtà.

E se chiudi gli occhi e ascolti, semplicemente ascolti (oddio da quanto in effetti non mi capitava) ci arrivi laggiù... riesci a sfiorare con le dita il tuo sogno, come accarezzare ali di farfalla. Dove non esistono confini, dove non esistono paranoie ma solo tu. Tu con i tuoi difetti, le tue sensazioni, le tue emozioni, le tue limitazioni. Ma dove il corpo non è più un ostacolo, perchè la mente, l'aria, le vibrazioni sono quelle che hanno potere. Che meravigliosa sensazione!!!

E ti senti viva come non mai... e sai benissimo che non sei salita sul treno delle illusioni perchè sei solo li con gli occhi chiusi e persa dentro in un volo con la mente, il cuore e lo stomaco (i tre elementi di ogni forma d'amore... il razionale, l'irrazionale, l'impulsività) per cui sai benissimo che quando li riaprirai avrai solo vissuto bene per poco tempo. Ma quanto valgono cinque minuti cosi rispetto a una giornata di insicurezze e disillusioni? E quanto ne esci carica per vedere di nuovo in positivo?

Ascolta... non solo un suono o una musica di fondo, quella è semplicemente un mezzo con cui è più facile lasciarsi trasportare. Ascolta ogni tanto te stesso e non avere paura dei tuoi limiti. Impara a non trasportare tutto verso gli altri e a riprendere tutto come se fosse all - inclusive. Impara a sentirti, a conoscerti, ad amarti e a odiarti. Capisci i tuoi sogni, costruisci le tue fondamenta non sradicando le tue radici. Non avere paura di sperare, di credere di imparare e di confrontarti. Ogni singolo pezzo costruito per voglia, passione ed entusiasmo è solo crescita interna e verso il mondo. Non autodistruggerti pensando in negativo.... goditi la tua malinconia, la tua rabbia, le tue lacrime... ti aiuteranno a ricostruirti ogni volta, ad essere più forte e a raggiungere il mare.

Non lasciarti fagocitare dalle amarezze, dalle parole dure, dai freddi gesti che possono circondarti... non farlo. Goditi un bacio, un abbraccio, un sorriso. Goditi le stelle, un alito di vento, una luce nell'oscurità: perchè nel momento in cui la vedrai, saprai che è per te, solo per te. E ti sentirai illuminato dentro. Accompagna ogni persona che ti affianca anche solo per poco nel tuo viaggio, domanda se è il caso, ma guarda negli occhi prima di tutto, perchè loro mentire non possono e spesso lo specchio è rivolto anche ai tuoi: non solo specchio dell'anima ma anche specchio di te. Rispetta le scelte anche se non le condividi, prova a lottare fino infondo per ciò che ne vale la pena, non mollare subito... provaci fino infondo ma senza affogare dietro a false prove di forza. Mettiti in discussione e non stare solo... soli non si va lontano. Mano nella mano, spesso è più facile... e quando sarà necessario prendi la sua mano tra le tue. E lascialo andare quando è il momento, non tutto dura per sempre.

Vivi... come, decidilo tu... ma vivi, sempre, più forte. Senti il tuo respiro.

Impara ad amarti e a odiarti.

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