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28 giugno 2009

Piove (Condizione dell'anima) - dedicato a te -



Hey, che cosa fai,
aspetto ancora una telefonata
sono ancora qui
come mi hai lasciata
Io me ne sto qui nei miei abissi
in pensieri tristi e tortuosi
in paesaggi freddi e noiosi dell 'anima

Piove
piove sulle case
piove dappertutto
anche dentro me
Piove
piove sulle cose
piove dentro l'anima
e non so cos è

Hey, ma che cos'hai,
dimmi quello che mi devi dire
tanto tu non vuoi
proprio non vuoi capire
che Milano sembra in eclissi
in quartieri tristi e piovosi
in paesaggi freddi e noiosi dell'anima

Piove
piove sulle case
piove dappertutto
anche dentro me
Piove
piove sulle cose
piove dentro l'anima
e non so cos è

na na na...

E ogni attimo che passa
senza una telefonata
è un eternità che io non ti perdonerò mai più
e mi invento i tuoi difetti
per odiarti ancora di più
che forse così è più facile dimenticarti

Piove
piove sulle case
piove dappertutto
anche dentro me
Piove
piove sulle cose
piove dentro l'anima
e non so cos è

na na na...
E non so cos'è

Hey, che cosa fai
aspetto ancora una telefonata
sono ancora qui



23 giugno 2009

Sensazioni di pancia... rabbia e dolore


Insomma, nella vita, a volte, è sempre la solita storia. La stessa ruota che gira vorticosamente e che non sai fermare.

Ma prima o poi sai benissimo che devi scegliere quale casellina vuoi. O per lo meno devi puntare su una di quelle. Blu o rosso?
Puntare sul vuoto, su sensazioni, su illusioni che ti crei in automatico senza rendertene conto. E gli affetti? In tutto questo cosa c'entrano? C'entrano, eccome se c'entrano, perché alla fine la vita è fatta di quelli. E ogni volta ti ritrovi ferito, ignorato, surclassato da persone che se ne fregano allegramente di ciò che puoi provare, sentire, vedere in quegli occhi. Tanto prima di tutto esistono loro, con la loro supponenza, la loro finta superiorità... e chi crede di essere cosi forte, beh poi alla fine non lo è... e anche l'ultimo/a di quelli che pensavi forti, si fa trascinare nel burrone da due smorfie ben assestate.

Mi domando quante situazioni spezzate ci siano state grazie alla somma stupidità infantile di alcune persone. Capaci di tutto pur di apparire, di essere al centro del mondo, poi di che mondo si tratti me lo devono ancora spiegare, ma pur sempre un mondo che alla fine sfiora chiunque ne faccia parte. E la delusione di vedere perdersi in quel cartonato costruito, anche chi mai più lo avresti ipotizzato, lascia sempre la bocca secca e infondo la pancia vuota di emozioni.

E ti fidi, perché lo vuoi fare, ma tanto poi sai che il fiume scorre e se la corrente si alza, ti trascina con le tue convinzioni e il tuo sorriso triste. Meglio evitare, cancellare, chiudere, mandare al diavolo. Tanto tutto ha poco senso, e meglio ammazzare l'emotività prima che ne prenda il sopravvento. Io pensavo non fosse cosi, e invece forse, aveva ragione quell'amico più giovane di me. Alcune capacità sono innate, indubbio, ma è che speri sempre che qualcuno si renda conto solo del vuoto che c'è di là, e che talvolta, pensi e si soffermi a non far male agli altri.

Da qualcuno che reputi intelligente e sensibile si, ma forse è la valutazione di partenza che è errata.....






Il video perché? Perché un rapporto è pur sempre doppio, che sia amicizia o amore... e quando si spezza.... si sta proprio un po' cosi ....

25 maggio 2009

L'amicizia in cui credo io ha un costo alto, quella di cui parli tu è gratis


Da "L'imperfezione delle donne" di Filippo Facci, Grazia: 

Rimanere amici? Noi non siamo mai stati amici. Siamo stati amanti, siamo stati simpaticamente conniventi, forse ci siamo anche voluti bene: ma amici no, per me è ancora un'altra cosa.

Non me ne frega niente di rifare tutta la discussione adolescenziale sull'amicizia tra uomo e donna: l'ho risolta da una vita. Di amicizie pure tra uomo e donne ne avrò viste al massimo un paio, alla fine erano sempre contaminate, presto o tardi venivano risolte.

Il punto non è questo. Il punto è che, in vita mia, ho visto anche pochissime vere amicizie tra donna e donna: incapaci, come paiono, di andare oltre una strettissima complicità. Il punto, soprattutto, è che in questa mia epoca sto vedendo pochissime vere amicizie anche tra uomini: una delle poche cose che i medesimi, rispetto alle donne, sapevano coltivare un po’ meglio di loro.

Parlo anche di quella che un tempo veniva chiamata semplice decenza: il gusto per il gesto, l’osservanza della parola data, la fedeltà, la correttezza, addirittura scemenze come il rispetto, la puntualità, la discrezione, la mera sensibilità e poi magari sì, l’eventuale condivisione di uno straccio di valore. Non dono valori borghesi, questi: sono valori romantici. L’amicizia stessa è un valore romantico, se proprio non resta altro. E siccome non resta altro, piuttosto, me ne sto da solo.

Sai che me frega dell’amicizia da grande distribuzione, di amici da cenette e da cinema e da vacanze, gente che fa per caso la mia stessa strada, dove sei, cosa fai, amicizia extralight in cui straparlare malissimo o benissimo di tutti, e dire sempre “si” perché per non deludere c’è sempre tempo. Che mi fotte di certa amicizia da interscambio continuo, telefonatine e messaggini e face book, ecco, facebook, dove sei, cosa fai, vediamoci, scopiamo.

L’amicizia di cui parlo io esiste, la preservo come uno scrigno segreto, ha un prezzo molto alto: dà molto in cambio di molto, implica il coraggio di mettersi in gioco e di sapersi specchiare nelle aspettative altrui. L’amicizia di cui parli tu è gratis: da poco in cambio di poco, e spesso, tipicamente, nei momenti difficili, nulla in cambio di nulla. Rimanere amici? Non c’è problema. Sentiamoci. Vediamoci. Organizziamo qualcosa. 

05 maggio 2009

Non si può cambiare nessuno, purtroppo o per fortuna?


Non si possono cambiare le persone, e infondo non è neanche giusto volerle come piacerebbe a noi. Ma quante volte "vorrei che", "mi piacerebbe fosse"... quante volte sono pronunciate queste frasi, forse troppe in effetti. Non si può pretendere che qualcuno ti voglia bene incondizionatamente per quello che sei o meglio, non si può pretendere che quel qualcuno ti voglia bene, punto.
Se non te ne vuole non ci puoi fare proprio nulla.... se non disperarti, sentirti inutile, morire dentro e lentamente rinascere dalle ceneri....
Non si può legare una persona con dei lacci in silicone indistruttibili, proprio non si riesce. Non è possibile. E se indossasse la maschera giusta, poi la vorresti strappare. Le situazioni, gli stati d'animo, le contraddizioni si possono limare ove ci sia un rapporto alla base, ma impostarle diversamente no
Quella persona deve essere bella per com'è, non per come la vorresti.

E se non ti piace, se non ci stai bene, se non ti fa felice, beh forse già queste cose dicono tutto, forse sei preso solo da un'emotività che non ti permette di considerare altro, che ciò che non vedi realmente com'è. I dubbi aiutano a trovare soluzioni da adulti,ma distruggono dall'inizio un sentimento
E la strada già di per sè, diventa sbagliata. Non si può vivere sperando o credendo che... perchè li di fronte, c'è qualcuno che non è sulla tua stessa linea, anzi...

Non si può vivere nella tristezza quando il mondo alla fine ti sorride, non si può e non si deve, lui/lei alla fine non è il mondo. Ne è solo parte come te. E come te sbaglia, vive, si ciba di inquietudine a volte positive, a volte dannose. Ma non è come vuoi tu, non può esserlo, non ci puoi fare proprio nulla e prima o poi ci devi sbattere il muso su questa condizione assolutamente non cambiabile. E fa male, fa male perché bisogna lavorare su se stessi e infondo non è mai facile, prima di tutto per quella strana autodifesa malata che si mette in moto tra te e te, e non quando il rapporto è con chi hai di fronte. E ti ritrovi uno straccio, non sai da che parte partire, perché qualsiasi sia, sei sempre tu. Non lui/lei. Tu.

Vorrei avere la bacchetta magica o la formula per la pozione giusta, ma purtroppo non mi appartengono... come invece mi appartiene, ora, questa strana malinconia che fatica a trovare una ragione... alla fine, accettare che lui/lei non è cosi, che non è "cosa" tua, beh è sempre una grande mazzata. E fa così tanto male da toglierti il fiato...

09 settembre 2008

Un'amicizia speciale

Vi è mai capitato di conoscere una persona e di diventare amici nel giro di pochi giorni? Una persona con la quale parli liberamente sentendoti te stesso e non soffrendo di sindrome premestuale ogni volta che hai voglia di dire qualcosa? Una mente aperta, che sa già cosa stai per dire e quando ti prende in giro sa perfettamente su cosa andare a colpire? Una persona che per di più, appartiene al sesso opposto?

E' difficile lo so, ma a volte può accadere. Dal nulla, da un contatto msn o da un libro aperto come facebook. A volte la rete non è poi così delirante come sembra. A volte porta anche cose belle, storie di amore o di amicizia che non rasentano la
follia ma toccano comunque la realtà, anche se passano prima via etere.

Non ci ho mai creduto a dire la verità: mi è sempre sembrato tutto così stra-incasinato, tutto troppo incentrato verso un attività sessuale senza troppi limiti e molto spesso negativa. Ma quando poi ti succede...et voilà la sorpresa è servita su un piatto d'argento. Ho conosciuto un uomo (no attenzione non nel verso sessuale) ed abbiamo iniziato a ridere e a scherzare, a parlare, a discutere, a confrontarci anche per il lavoro.

E mi (credo ci) siamo trovati in pochi giorni a essere amici. Amici nel senso che parliamo di tutto, conosciamo la nostra vita privata, ci "annusiamo" vicendevolmente in positivo, e insomma, in pochi giorni msn è diventato il collante di una bella amicizia. A dire la verità direi "incredibile!", ma come dire...è davvero così.

Una volta, infondo, alcune amicizie sono nate e cresciute attraverso lettere e inchiostro; seppur il mezzo ora sia molto meno romantico e fiabesco, credo sia ancora possibile che ciò possa accadere. Con serenità ed entusiasmo ma senza falsi allarmirsi. E con la possibilità che per una volta l'instant messenger non sia così instant anche nella durata di un rapporto (risottolineo di amicizia) cosi bello come mi è capitato da poco tempo.

12 giugno 2008

Facebook, questo sconosciuto

All'inizio a dire la verità, mi sono registrata così tanto per fare. Ora mi sono presa la scimmia di Facebook. Leggendo un po' di lui, mi sono accorta che ormai ha ben 4 anni di vita e mi domando se sarà lo stesso tempo che ci impiegherò per capirlo davvero.

Nel senso che:
-non sono proprio una lippa con l'inglese (meno male che ora gran parte si traduce in italiano)
-sono talmente tante le applicazioni che ora che le capisci tutte diventi scemo
-più amici aggiungi più il delirio aumenta

Ecco, forse di punti ce ne sarebbero molti altri ma qs mi sembrano già sufficienti per dire che mi piace, mi diverte, mi stimola ma faccio fatica a comprenderlo. E a dire la verità qualche amico già mi odia perchè quando aggiungi qualcosa poi lo mandi a tutti perchè ti dice di farlo e se non lo fai non vedi proprio nulla di tutto il percorso che hai seguito (simpaticamente tutto in inglese e perciò hai riempito il pc di sudore per capire tutte le parole e non rispondere a cose tue come se fossi il vicino di casa...)

Due delle cose che mi divertono è la solita rete virtuale e l'inserimento della chat, che ha sostituito in parte anche msn o altri, tanto puoi parlare anche mentre ti stai facendo un quiz o sistemando il tuo profilo! Ecco, come parte ludica non ha eguali. Cioè, attenzione, sempre per quello che ho capito di facebook!

Comunque chiedo scusa pubblicamente a tutti quelli che massacro con applicazioni, inviti, wall, super wall e consigli per gli acquisti....portate pazienza e infondo fate un sorriso...sarà mica che facebook è fatto proprio per questo?

07 marzo 2008

Pugnalata, dopo una riflessione (quelli che...)

Ok, ci sto ancora ragionando...dopo aver pensato, dopo aver chiarito.
Forse l'amicizia esiste, forse sono solo alcune persone. Infondo sono solo riflessioni.

Quelle persone
che si divertono a scherzare con tutti i tipi di sentimento, con le persone, con chi in realtà si fa delle domande, si pone dei dubbi e delle tristezze anche verso di loro.

Quelli che fanno tanto i simpaticoni e poi ti fucilano, ogni volta, in ogni istante possibile immaginabile. Quelli che ti mettono perennemente alla prova, quelli che non sono amici, ma che chissà perchè a modo loro, se hanno voglia, ogni tanto si comportano come tali.

Quelli che
ogni battuta è simpaticissima e devi ridere, quelli che però se gliela fai tu si offendono e ti rispondono male. Quelli che posseggono la verità esclusiva, quelli che sono omiscenti, quelli che sanno tutto loro.

Quelli che credono di fare tutto giusto, di gestire perfettamente la loro vita; quelli che pensano di essere innamorati e non hanno in mano nulla se non delle fantasie.

Quelli che
fanno i grandi, che non si mettono mai in discussione, quelli che non chiedono mai scusa perchè questa parola non rientra nel loro vocabolario. Quelli che in realtà tutti prendono in giro o considerano male ma che forti del loro potere si credono intoccabili.

Quelli che
ammaliano coi loro modi e poi ti accorgi che sono vuoti, quelli che non sanno fare gruppo, quelli che forse poi, in realtà sono davvero soli. Quelli che giudicano senza ascoltare, senza capire gli altri, quelli che non ammettono di sbagliare, mai.

Quelli
per cui più ci pensi e più non li capisci, quelli che ti fanno pagare una vita intera un errore e poi magari loro ne fanno una valanga; quelli che cerchi di vedere nei loro occhi e speri che in quel momento, li dietro ci sia qualcosa di buono e di speciale. Quelli che...

L'altro giorno un amico mi ha raccontato una storia. Lei era una di "quelli che". Io ne conosco un altro, forse altri. Chissà...tutto sommato preferisco essere così imperfetta da saper ancora soffrire per loro, piuttosto che essere una di "quelli che"...

Pugnalata


Vi è mai capitato di ricevere una pugnalata da un amico e non poter neanche dare voce alla difesa?
Non poter spiegare come è andata, perchè e per come? E prendere allegramente lo stiletto proprio li, tra le costole, in quel punto?
O diritto al cuore, il dolore è lo stesso.

Sarò pure un'inguaribile romantica, ma ho sempre creduto all'amicizia e quando sbatto il muso contro il muro, beh, fa sempre male. Ti ritrovi nel frullatore delle domande e inizi ad essere centrifugato senza riserve.

E se poi non fosse vero? Se le cose fossero diverse? Beh certo, qui le confidenze non servono, spesso sono sottovalutate da un'estrema irrazionalità data da comportamenti irrazionali più dell'irrazionalità stessa. Mi rendo conto, sto dicendo parole in libertà, nel senso che hanno un preciso senso qs parole ma non mi sento di andare nel profondo dell'argomento.

O forse non posso. Spesso scrittori, menti argute hanno definito che l'amicizia non esiste, tanto di più quella tra uomo e donna, quella tra colleghi, quella tra parenti.
Non sono mai stata d'accordo. Beh ora inizio a pensarci. Vivere sotto perenne controllo, sotto stretta osservazione, sotto giudizi perenni, di certo non aiuta.

E tutto sommato, mi ha un po' stufato.
Delusione. Rabbia. Sfinimento.
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