30 gennaio 2008

Ansia da prestazione...parte uno

"Si beh ecco, insomma...volevo dire...sei di buon umore?"

Ma dico io, come si può iniziare una riunione così con il proprio capo? Ah già dimenticavo, una riunione di lavoro per ottimizzare sia il piano "pratico" che quello "strategico"; in parole povere chiarimenti in vista.

Ma essere così deficienti è davvero come vincere l'Oscar dell'idiozia. E mi domando, sarà solo colpa della mia ansia, si certo, non può essere altro. Come nei migliori film.

Da ieri sera sale lentamente il nodo in gola: "Oddio, cazziatone?" No dai domani no, non può essercene un altro, non ho fatto nulla, no? La notte ovviamente passa insonne; occhi spalancati. La scena è a metà tra un alieno rapito e una resa dei conti stile Far West. Chi vincerà?

E la notte passa insonne, gli occhi sembrano quelli di un bradipo assonnato. Beh mi dico ormai è l'ora di alzarsi...ahhhhhhhhh! Meno male, non ne posso più di stare sul letto. Bene, scelta dei vestiti, non posso mica andare in pigiama, è pur sempre il capo...va beh almeno abbiniamo i colori.

Ok ok...la mia ansia non smette anzi, sale in modo vorticoso. Il minimo è un pelo alto...L'incontro è previsto per le 15...non passa più, no anzi, o noooo! Sono già le due e mezza...nooo, cosa dirò? E se mi fa domande nervose? E se mi ricazzia un'altra volta? E se, e se, e se...uffa, basta con tutti questi se. E basta con l'ansia che mi sta distruggendo.

Ok è arrivata l'ora, mi ha chiamato. Cerco di non inciampare nel mio panico e mi avvio lungo il corridoio...pensavo fosse più lungo a dire la verita; mentre entro nel suo ufficio, devo ingoiare il litro di saliva che mi annega lentamente l'ugola e mi ritrovo come Gianluca Genoni sperando di vincere il tempo max di apnea. Lentamente le piccole gocce di sudore (che poi quale sudore se sei fredda come un cadavere...) senti che ti cadono lungo il collo. E li, mentre lo guardi sperando che il ghiaccio si rompa, tiri fuori la frase più scema che ti venga in mente. Cioè quella sopra.

In piedi come un girasole che cerca il sole, ti accorgi che qualcosa non va...mmhhhh e ora? Oddio, che sta per dirmi? La via di fuga più breve, dove è la via di fuga più breve? La finestra? No no, non si apre. La porta? No no, troppo lontana. Da dove cavolo posso scappare?

Fiuuuuu!!!! Meno male Oddio insomma, è sempre così. "Oggi non è giornata, possiamo rimandare?" Ma come? La mia ansia, il mio panico, la mia immensa agitazione si rompono come una bolla di sapone. Pufff....andata. Peccato, ma no infondo meglio, ma no però peccato. Altre due notti...ARGHHH
Riuscirò a dormire?

26 gennaio 2008

To you...

Ti ho sognata
Ti ho sognata
mi sei apparsa
sopra i rami

passando vicino alla luna
tra una nuvola e l'altra
andavi,
e io ti seguivo

ti fermavi
e io mi fermavo,

mi fermavo,
e tu ti fermavi,

mi guardavi
e io ti guardavo

ti guardavo
e tu mi guardavi

poi tutto è finito.


Il più bello dei mari
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

(Nazim Hikmet)


24 gennaio 2008

Da Harry Potter...

Nell'Ufficio Misteri c'è una stanza che vene tenuta sempre chiusa. Contiene una forza al tempo stesso più meravigliosa e più terribile della morte, dell'intelligenza umana e della natura. È forse il più misterioso fra i molti soggetti che vengono studiati laggiù. È la froza contenuta in quella stanza che tu possiedi in grande quantità, e che Voldemort non possiede affatto. È stata quella a spingerti laggiù stanotte per salvare Sirius. E ti ha salvato dalla possessione di Voldemort, perché egli non può risiedere in un corpo tanto pieno della forza che lui detesta. Alla resa dei conti, non ha avuto importanza che tu non riuscissi a chiudere la tua mente. È stato il tuo cuore a salvarti.

Bellissima......

Seguire il cuore non è cosi facile come si crede. A volte il cuore ti porta dove non dovresti andare, in posti che fanno paura pur essendo eccitanti, pericolosi pur essendo attraenti. E a volte il cuore ti fa vivere storie che non potranno avere un lieto fine. La parte più difficile, quando segui il tuo cuore, è che abbandoni la normalità, entri nell'ignoto. E da lì non potrai più tornare indietro. Sto agendo senza logica. (dal film Roswell)...

22 gennaio 2008

Uffa, che palle sto periodo

Si in effetti non è uno dei migliori...va beh a dire la verità il 2007 si è chiuso malino e non è che l'anno nuovo abbia già portato grandi soddisfazioni.

Eppure l'anno dei pesci sembra un botto d'allegria (a parte le separazioni....): sesso, un amicizia che non vede l'ora di tramutarsi in una storia d'amore, successo, promozioni sul lavoro, soldi...si ma nell'ordine?

Oddio, a dire la verità se dovessi tirare il dado, spererei che la prima cosa fosse qualcosa di positivo sul lavoro, dove ormai ho messo le radici...mah, forse si, una leggera vena sadomaso scorre da sempre nelle mie arterie. Per il resto non so, cosa mi può interessare di questo oroscopo?

Certo che lo scazzo sta prendendo il sopravvento e la mia ansia, in modo deciso, mi sta salendo nel neurone più vicino ai capelli (e ciò premette che tutto il resto ne sia già stato corroso allegramente!). Odio quest'ansia fissa, che si insinua odiosa e non se ne va più via. Sono periodi.

Periodi che non si sa bene quando finiscano. Ma che tutto sommato ti uccidono. Va beh, l'allegria non può sempre rimanere in poll position, no? Sebbene non voglia farmi rosicchiare in modo drastico dall'ansia, ma prima o poi mi toccano le mitiche goccine che ti calmano, forse una bella ciucca basterebbe.

Ma non ho voglia manco di quella...ooooo, che balle sono, riesco ancora a dirmelo da sola. Sarà che non sto a posto, anzi mi sento fuori posto, con le persone sbagliate e nel posto sbagliato: cacchio però, avere questa considerazione dopo 8 anni nello stesso luogo mi risulta un po' difficile, fino a quando ieri, mi era tutto familiare.

Beh saranno i nuovi cambiamenti (che poi, proprio nuovi nun se po' di' :-) ). Sarà tanto che mi sento un segretaria di quelle frustrate (fantastico questo paragone non essendo il mio lavoro), sarà che... meno male che esiste il mondo esterno!

Una domanda...non trovo esattamente il significato di testa calda se non questo rimando da cui penso derivi il modo di dire...qualcuno mi può aiutare a riguardo?

Vorrei tanto capirne il reale significato prima di cancellare qs parola dal mondo!!!!! ARGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!

15 gennaio 2008

Mi sono sentita tanto Heidi

...ma in quel di Paullo in provincia di Milano.

Stavo andando a fare shopping, cioè a dire la verità a cercare un paio di calze da coordinare ai nuovi stivali, quando svoltando in una strada (assicuro non ero in mezzo ai campi) ma in una strada di Paullo, che non è proprio un minuscolo paesino, e all'improvviso sono stata immersa in un peloso e morbidoso gruppo di pecore.

C'era pure un agnellino....incredibile.

Ma a volte succedono ancora queste cose, certo non in Milano città. tutto sommato è il bello della periferia. Fantastico...e anche però un pochino inquietante...come si sarebbe comportata Heidi a differenza mia che ero chiusa in macchina a fotografare con il cellulare? Guardare per credere...



06 gennaio 2008

Ma è possibile?


Sonno, tanto sonno. Non è possibile, non è umano averne sempre così tanto.
Vorrei dormire dormire e dormire. Mi piacerebbe scoprirne l'algoritmo.

Se fossi uno scienziato è la prima cosa che studierei, nel frattempo mi riposo :-D

03 gennaio 2008

Blog in azienda


Blog in azienda
Edizione italiana a cura di Leonardo Bellini
di D. Weil
Collana: Marketing e Vendite
ISBN 9788845314094
Anno 2007

Il blog, nato come un luogo in cui registrare le proprie idee su qualsiasi argomento, sta assumendo anche una forma commerciale: il blog aziendale, nuovo strumento di marketing (ma non solo) che consente alle imprese di mantenere più strettamente il contatto con il proprio pubblico di clienti, utilizzatori e collaboratori e di esplorare nuove frontiere di interattività.

Il volume si rivolge a tutti coloro, anche non esperti, che sono interessati alle prospettive offerte dallo strumento e hanno bisogno di indicazioni chiare e immediatamente operative per decidere se intraprendere la nuova avventura.

L’autrice risponde con chiarezza a tutte le domande che si pone chi deve definire la strategia futura di aziende grandi e piccole, spiegando senza gergo tecnico e con numerosi esempi di imprese che l’hanno già fatto (tra cui Google, GM e IBM):
• che cosa funziona e che cosa non funziona,
• come affrontare la paura di bloggare,
• a chi dovrebbe essere affidato il compito di bloggare,
• che cosa chiedono i consumatori a un blog aziendale,
• come far tornare i lettori.

Il libro soddisfa anche esigenze puramente informative e di aggiornamento, per chiunque in azienda voglia capire i più recenti fenomeni sociali e tecnologici e le possibili opportunità per il business, ed è un utile strumento da consultare a ogni necessità.

Postfazione sulle aziende italiane che bloggano a cura di Leonardo Bellini.
Debbie Weil è consulente di marketing online e nota speaker. Pubblica una famosa e premiata newsletter, WordBiz report, e il suo blog BlogWriteForCEOs.com è indicato come uno dei più autorevoli e influenti sul tema del business blogging. La sua società, WordBiz.com Inc., è consulente in ambito di web e social media per diverse aziende.

Mi è stato dato da leggere...qualcuno lo ha già letto? :-)

02 gennaio 2008

Capodanno con o senza botti...


Capodanno trascorso...da vecchietta direi. Ormai i miei 34 anni (quasi) si sentono proprio tutti. È finita l'ora dei grandi botti di Capodanno, le ore piccole, la voglia di fare tardi apposta per sentirsi "grandi".

Credo di aver rivisto per la 2000esima volta il Diario di Bridget Jones che, a dire la verità, non mi stanca mai...e solo ora ho scoperto che lei nel film, ha la mia stessa età. Quest'anno poi questo film mi ricorda cose che voi umani non potete neanche immaginare :-D e già, voi umani.

Perchè io mi sento terribilmente ET in cerca di casa...eppure la mia casa è fatta dalla mia famiglia, dai miei ricordi, dai dolori e dalle gioie passate. Beh, non è che, già di suo, il Capodanno ormai sia Capodanno da 4 anni a questa parte.

Una volta era davvero la voglia di festeggiare l'arrivo del nuovo anno, ora è solo un ricordo devastante. Certo, non mancano mai gli auguri, ma il cuore è assolutamente da un'altra parte come la testa. E credo che sarà sempre lì ormai. La perdita di un grande amore, di una persona amata in modo così devastante, non può più farti affrontare la vita nello stesso modo. Mi ero ripromessa di non parlare più in questo blog di cose così personali, ma su questo proprio non ci riesco.

Mi manca, mi manca come l'aria che respiro. E non passa il dolore, per una strana alchimia ritorna fuori come un fiume in piena (un termine più palloso non potevo trovarlo) ma il dolore d'altronde, a volte è palloso come la frase più obsoleta e scontata di questo pianeta.

Si cresce in fretta a volte nella vita, e io, da eterna Peter Pan mi ci sono trovata a fare pugni con la vita...ma non ho vinto io, anzi, le ho prese di santa ragione. Ho ancora gli occhi pesti, ma considero il sorriso l'arma migliore per la sopravvivenza, anche quando non ne hai voglia, anche quando ti massacrano sul lavoro, anche quando il tuo capo ti dà il buongiorno prendendoti in giro per i capelli fatti con la piastra.

Ogni cosa può farti sorridere quando dentro sei a pezzi ma vorresti urlargli contro, che i capelli te li sei fatta così perchè o impazzivi o dovevi per forza trovare un modo per sentirti fuori di testa solo esteriormente...Vorresti vomitargli addosso un po' della tua sofferenza che si nasconde facilmente dietro ad un sorriso, e che non tutti i giorni sono uguali...

Problemi di convivenza questi...:-) Problemi di vita gli altri...Decisamente peggio gli altri.

Malinconia...oggi butta così.
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