26 agosto 2009
Il sogno della luna
Si forse è vero... la luna si era innamorata del sole ... piano piano senza volerlo aveva fatto danni, era stata ossessiva in quelle notti in cui le stelle le davano sicurezza, quell'ossessività dettata da quello strano sentimento che spazza via spesso la ragione e cede il posto a un'attenzione che diventa troppo "visibile" , nonostante il buio della notte. Non ne aveva mai fatto un segreto però che si cibava dei raggi del suo sole. Che tentava di riscaldarsi sulla loro scia….
Non visse da sola in quel periodo. Il sole la appoggiò, esattamente con la stessa non volontà con cui lei non voleva innamorarsi. Si dissero mille cose alzandosi al mattino e salutandosi prima di andare a dormire mentre si davano il cambio nel cielo, a volte stupide, a volte importanti, spesso importanti. Si raccontarono di loro, tutto ciò che riuscivano e che volevano. Frasi che non potevano essere fraintese. Erano cosi e basta.
Mentre il tramonto li circondava si sprecarono gesti, attenzioni, emozioni semplicemente sfiorate. No, non potevano abbracciarsi il sole e la luna, infondo erano cosi distanti.... Ma il sole scriveva note solo per lei tra i colori brucianti del suo saluto al giorno e la luna li leggeva con lacrime di luce ogni volta che saliva fiera in cielo. Pensava a lui durante la notte, alla bellezza e alla magia di rincontrarlo ogni mattina, anche solo per un secondo...
Il sole guardava la sua linea dolce e morbida durante quella calda estate, li vicina, quando ancora la sua forma non spariva per intero e bianca e trasparente la vedeva e pensava di poterla prendere per mano anche solo per sapere che lei gli era accanto.
Forse non si sfiorarono mai ma si rincorsero per mesi , finchè un giorno strano, la luna ebbe solo il tempo di chiedergli: "perchè sei qui ad aspettarmi, sei qui con me. Cosa posso darti io sole? Tu immensità del giorno, aspettato da tutti, con la tua immensa conoscenza e il grande amore che ti circonda? Io vivo nel buio, mi sento piccola, inadeguata... vivo quando la maggior parte delle persone dorme..."
Il sole si chinò leggermente e con tono sinuoso rispose: "se sono qui con te, un motivo ci sarà" e scomparve davanti a gli occhi umidi della luna che si sentì in qualche modo abbracciata da quelle parole senza un vero senso infondo. Ma una vibrazione li attraversò nel silenzio che subito dopo li circondò... il sole non era li ma era come se lo fosse... complementare a lei. La luna chiuse gli occhi mentre da lassù cercò delle motivazioni, ma poi si disse che tutto sommato, quelle parole le diedero quella forza di non sentirsi inadeguata.
Si perse di nuovo dietro a quel sole, a quel rapporto così grande per lei e costruito giorno dopo giorno, vissuto di attimi, di sguardi, di abitudini ricambiate. Di nessun altro. In cuor suo cercava di trattenersi, sapeva che il sole non avrebbe mai potuto darsi a lei, lei cosi lontana, così mai “completa”, cosi fragile… ma non riuscì a colmare quel sentimento che cresceva insieme al loro viversi così, in quel modo cosi assurdo e cosi immensamente loro.
Gli alberi, gli uccelli, le stelle stavano a guardare e vociferare. Ma cosa importava finchè si sentivano intoccabili? Finchè l’alba e il tramonto erano il loro abbraccio?
Un giorno il sole fu coperto da nuvole grandi e scure. La luna non riuscì a salutarlo, a sfiorare i suoi caldi raggi… si senti persa… lo chiamò con tutta la voce che ebbe in corpo. Ma una pioggia sottile fu l’unica risposta che arrivò.
Dapprima leggera divenne un temporale… al posto dei suoi caldi raggi ci furono fulmini, al posto delle sue parole mai dure, sempre sottovoce, tuoni che spaccavano il cuore… al posto del suo sguardo di luce, il buio… Sperò di non dover andare a dormire, rimase nel cielo nascosta ma lui non venne, non apparve per tutto il giorno, senza dire nulla, senza lasciare note o messaggi. Se ne andò cosi da lei…
Il dolore fu cosi forte che il giorno dopo il sole arrivò ma lei se ne andò prima, sperando di avere ancora una vola un suo sguardo, di risentire quell’alchimia… ma lui non la cercò.
La luna lo guardò da lontano… diventò piccola piccola… aveva mille cose da dire, ma sapeva solo piangere.
Quella notte cercò di nascondersi dietro le stelle, si coprì di un manto scuro e pianse tutte le sue lacrime: stelle cadenti brillare nel cielo se ne videro molte. Tutti pensarono ai loro desideri, ognuno ne aveva almeno uno… erano un dolore forte e persuasivo che si prolungò per giorni… giorni in cui tutto si spense… quelle lacrime brillanti, erano in realtà il sogno che la luna perse…
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