30 maggio 2011

E poi alla fine, la stronza sono io


Ecco appunto, partiamo dalla fine. E poi la stronza sono io. 

Mi domando ancora il perchè di certe affermazioni, o meglio la contestualità in cui sono dette o pensate.

Premessa: non mi ritengo una Santa, mai stata. Ma so che il mio valore (che poi è quello che alla fine mi fotte), è che do tutta me stessa in amicizia e in amore. Ma proprio sotto tutti i versi. Se fai parte della mia vita, ne fai parte in pieno.

Ed ecco lì gli sbattimenti, le difese, i supporti... Insomma, tutto il resto non è che interessi molto. Sono talmente presa dalle persone che considero importanti, che davvero il mondo viene dopo.

Ebbene, poi ti ritrovi sodomizzata, per dirla fine, e senza vaselina, ci stai male, ti arrabbi, soffri e... e alla prima parola in cui trapela un pochino il fatto che ci stai male come un cane in autostrada in pieno agosto, beh sei tu la cattiva, quella che non deve far vedere, che dai, come sei dura!

Perdonatemi: un CAVOLO!!! Personalmente non sono mai stata d'accordo con l'indifferenza. O meglio, riesci a farla solo quando non ti importa più, quando non soffri più. Perchè se dentro ancora ti corrodi o piangi in silenzio, proprio non ci riesci. E allora sapete cosa penso ormai alla veneranda età di 37 anni? Che indifferenza sia, ma che porto la V di Vendetta. 

E che io me ne fotto. Mi incazzo, sbraito, e quando riesco, attacco. No, per carità, non dico sia sintomo di intelligenza, ma perchè dovrei far passare tutte le cattiverie subite, le parole dette contro, da qualcuno che al posto dei neuroni ha delle marche di stilisti e il suo problema più grosso è di che colore abbinare gli accessori?

O anche far passare per sano chi non lo è del tutto ma che ti ha sempre fatto credere, volutamente, che eri tu quella non sana da salvare? Con le sue manie di persecuzione, i suoi lati oscuri inventati e i suoi racconti melodrammaticofantasy che farebbero invidia a Harry Potter?

O chi non sa gestire la sua vita e ha come funzione giornaliera e fisica di usb della sua metà? E fare il rimuovi, vi assicuro che non se ne parla.

O di chi arriva quando ha voglia di parlare con gente "sana", che poi non la considera per tutto l'anno perchè sai, non fai parte del suo giro di bimbiminkia che hanno ormai 40 anni e vivono tra discoteche, outlet, e alcolici per sopravvivere al sano divertimento di due chiacchiere seduti su un marciapiede. Perchè non sanno neanche più scopare da sobri. Essere fuori è decisamente una bella schermatura della vita.

No. Io me ne fotto. E scarico. Che poi si, sto meglio. Sto meglio perchè le cose si fanno sempre in due. Che poi tu te ne penta, è un altro discorso. Ma i segreti, le cose vissute, te li devi portare nella tomba, non sparlare ai quattro venti.


Ricordati che chi fa così con te, lo fa poi con tutti/e. 


La natura di un essere non muta: è inutile illudersi perchè cambi.


E qui parte l'odio, quell'attrito che non mi passa. Passano gli anni ma questo no. Perchè il tradimento di un'amico/a è peggio di quello del tuo uomo. A tutti gli effetti. Sopratutto dopo che gli hai dato un pezzo della tua vita. E tutti che indicheranno, e tutti che diranno ma smettila, siì superiore.

NO, IO ME NE FOTTO. E spero con il tempo, di FOTTERLI.

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