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Mi sento malata. Forse Miele è troppo piccolo per dirmelo (anke se a dire la verità, spesso quando prendo il mac mi fa segno di rimetterlo esattamente nel punto in cui giace tutto il giorno mentre sono al lavoro). -Porca miseria non è troppo piccolo!-
A prescindere che qs articolo parla più che altro di esperienze sessuali legati al web (e lungi da me qs esperienze-non per altro-il sesso virtuale non mi interessa) ma quando poi si estende il concetto:
"Ma non è solo il sesso online l'unica preoccupazione dei figli: ci sono anche mamme che si alienano dal mondo che le circonda immergendosi nella realtà virtuale". Ok nell'articolo si citano i videogame, ma il resto? Facebook? Twitter? Beemood? Flickr? E le riviste online? E tutto ciò che ti rincoglionisce dietro alla rete? A volte mi sembra di non riuscire a divertirmi se non dvanti all'immensità delle notizie e delle curiosità che impari a scoprire navigando. Programmi divertenti, notizie sulle persone che ti interessano, letture online, etc...e mille altre cose.
Non dico a qs livello: "E quando non sta al computer sembra un'anima in pena, ha lo sguardo perso nel vuoto e non parla" ma insomma mi accorgo che la vita virtuale prende il sopravvento su quella reale e l'unica medicina è stare lontani e imporsi di non guardare neanche se qualcuno accede a msn.
Oddio...sono malata? Urge una cura?
Ehm, malata non direi! Però forse è il caso di darsi una regolata. E lo dico soprattutto a me, che spendo troppo tempo incollata al pc (mac :-)). E le bimbe che chiedono che giochi con loro e io fusa con gli occhi distrutti e il cervello in fuga... Già un po' di sana dieta non guasterebbe.
RispondiEliminaA presto!
Mariela
verissimoooooooooo!
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