26 giugno 2008

Poeti per una sera

son triste. Accampo momenti per nascondere l'inquietudine di una vita. Nel tempo freno ogni sentimento.
e chi ti ha rubato il cuore dolce principe inquieto da una vita?
nessuno. appunto
racconta a qs cuore che batte invano per l'uomo dei sospiri cosa colpisce le tue dolce membra che ardono d'amore. non sei innamorato??
no, l'amor mi duole in altro tempo e altro luogo. In un futuro che ancora è assente.
o dolce bocca di rosa...che dolore sentire che il sol pensiero del futuro ti rende cosi scostante nei confronti di una vita che i raggi del sole vuole offrire ai tuoi occhi color del cielo
saper vivere non è saper essere, regolare il nostro umore è cosa vana se nelle vene scorre sabbia. Calda ma arida, non scorre. Ferma il cuore e brucia dentro.
non dirlo a me mio cavaliere, so il dolore che procura la sabbia che graffia veemente le vene e brucia dentro. Ma il cuore non dev'esser soffocato da questa aridità perchè saper essere è difficile alla mente ma molto meno al cuore. Che impetuoso ditrugge mura, attraversa deserti, vola tra nuvole...ma mai si fermerà davanti all'ardere dell'amor
amor è amore, del sentimento un onorevole esponente. Del dolore un compagno fedele. Della fatica e del sacrificio il socio più seccante. Ma entrare nel sentiero delle fragole non è sempre quel che il cuore lontano, forse, già sente.
E' reale che ciò che descrivi ma come porre nella tua anima quel sentimento che mi accende come fuoco nella notte quando sento il profumo di quelle fragole?
...orbene del tuo frasar mi compiaccio ma nel senso lontano mento e taccio. Il capir queste parole è cosa ardua, senza verbo restan aria.
ma come posso non capirti? Forse è ancor più duro spiegare a te e alla tua tristezza che nel cuor e nella mente la mia comprensione è assoluta ma alquanto ardua da spiegar con parole che in qs momento sono ancor silenziose nei miei pensieri, ricchi di gocce di dolore
frivolo il pensiero di un ciel d'estate. E nel pensare al dì di festa sciolgo l'anima che nel buio viaggi mesta.
il dì di festa sgorga lieto nel mio candido mentir, mentre il suo viso mi appare nei sogni più maldestri, come il tuo frivolo pensier di un ciel d'estate. Ma nel ciel d'estate felici si rincorrono i passeri, lieto è il tramonto che volge in sul calar del sole, lasciando il posto ad una tormentata luna, specchio del tuo pensier di questo momento
Frana nel desiderio ogni singolo tentativo di mitigare uno stupido destino.
Ma il tuo destino si appagherà del tuo dolore di questo attimo? Si ciberà della tua tristezza o ne riderà solo beffardo nel mentre bacierai la sposa davanti all'altare? Il destino non si può di certo imbrigliar e più lo desideri e lo veleggi meno lui si farà trovare come quello che nel tuo cuore hai voluto trovare
parole buone, per pensare. Per riflettere in altro luogo occorre andare. Senza fine il lesinare, attimi di vita e vite amare.
ora devo sfuggire alle tue dure parole. ti bacio, e porto con me il ricordo delle tue rime lungo una notte di sguardi persi nel buio di questa estiva notte. In altro luogo vuoi andare, scappare? Il dubbio mi assale... vite amare da buttare?
"vite amare". Un senso solo o la speranza di un futuro di felicità.
ci sarò, a sorridere con te, a sorprenderti di quando il futuro porterà con se le tue tristi parole, abbracciandoti tra le onde di un maremoto di gioia...

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