02 aprile 2012

Vita da paese: l'odioso ciacolare delle donne in età fertile.


Odio la vita di paese, quella che ci si trova tutti i santi giorni al parco sulle panchine e si commentano i fatti di tutte le anime.

Per la serie si annunciano giá prima sia i matrimoni che i funerali. 

Eppure ci sono persone della mia etá, se non piú giovani, che lo fanno ogni santissimo giorno.

Non so, ma io amo lavorare, alla brutta preferisco avere un amplesso con il divano, ma il parco cittadino proprio no.

Eppure oggi, come in questi ultimi giorni, mi tocca farlo.

Uscire presto dall'ufficio, prendere il cane, "pisciarlo", raccogliere il terremoto fuori da scuola con annessi pantaloni marci che pure la lavatrice rifiuta di incontrare, castighi e compiti vari, riportare su il cane (al parco non possono entrare), fargli fare merenda (al bambino non al cane), accessoriarsi di bicicletta, casco, pallone e se Dio vuole, scendere in quel del parco.

Un nugolo di creature urlanti (compreso il mio) che improvvisano partite di Champions League (si scrive cosí?), con falli, litigate e sputate comprese.

Dimenticavo: potrei anche fare a meno di comperare magliette a mio figlio. Piú in lá di Vucinich, Del Piero & Co non andiamo, manco a scuola.

Che poi diciamocela tutta, per una che tifa Milan, non c'ė un minimo n'è di entusiasmo nė di complicitá.

Peró va beh, la mamma è sempre la mamma e ce tocca pure questo. 

Sono sulla mia panchina da sola, fortunatamente ben accompagnata dal mio iPad versione 1. Stupendo, riesce perfettamente a farmi guardare da lontano sia le mamme ciacolanti che la truppa con la palla in mano.

Giusto per la cronaca il terremoto lo vedo rotolarsi a terra da circa 5 minuti. Non piange, nulla di grave, sta solo tentando di far passare un fallo o un rigore, questo non l'ho mica capito. Pazienza, l'importante è che non ci sia bisogno immediato di un pediatra.

E per la serie ci siamo giá stancati, eccolo correre verso la bici.

Sará, ma non mi schiodo, continuo a scrivere, attendendo il solito volo con ginocchio sbucciato. 

Il gruppetto di mamme "io so che tu non sai che lei sa!" invece, ha una produzione infinita di saliva.

E io mi accendo l'ennesima sigaretta.

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