30 gennaio 2018

Può un libro cambiarti la vita?



Può un libro cambiarti la vita?

Può una storia snocciolarti davanti ciò che pensi da sempre e raccontarti una persona che conosci da poco come nessun altro?

Può. La verità è che davvero può. Se poi c'è una storia nella storia, la situazione diventa così meravigliosa che sarebbe un film. Cioè?

Questo libro è arrivato in regalo. Incartato in una semplicissima carta da pacco di una bellezza così pura come una margherita: un fiore da campo così immensamente complesso da essere semplicissimo. Sopra una scritta: Per Elena.

Arriva da una persona che conosco da poco, che non posso considerare ancora "amica", ma forse si è rivelata molto di più di quello che penso. Mi ha regalato un libro che ho letteralmente divorato in due giorni. Divorato, riempito di ricordi, pensato, amato, sottolineato talmente tanto che rimarrà a vita un concentrato di punti da leggere e rileggere.

"Hai mai letto L'ultima riga delle favole?"

In un primo momento non ho nemmeno ben capito, mi sembrava una frase ad affetto. Gramellini non lo conosco in verità, lo ammetto. "A me non piace molto, ma in questo libro si è superato, dovresti leggerlo".





E' arrivato puntuale il giorno dopo.



"Sono seriamente sconvolta... tu sai vero che questo libro lo dovrò regalare a mia volta? E sono solo a pagina 43..."

"Sì, lo so che sei sconvolta. Ma dovrai aspettare di finirlo prima di decidere cosa farci, perché lo amerai come una tua perla, un pezzo di te, e non lo farai leggere a chiunque, m solo a chi sarà capace di leggere l'ultima riga delle favole, così 😉".

Certe risposte non si discutono. Sia chiaro.

Ma c'è un "ma" più profondo. Io non ho mai staccato la testa da un paio di persone durante tutta la lettura di questo libro. Non c'ero solo io in questo libro (che sfodera al meglio tutto ciò che penso dell'amore e dell'anima gemella), ma c'erano lui e c'era lei. Sempre. In ogni frase sottolineata, in ogni pensiero snocciolato.

Io ho vissuto con loro. A cui volevo riga dopo riga, regalare questo libro.

"L'amore! Io conosco soltanto le emozioni e le passioni, disturbi passeggeri. L'amore non esiste, come non esiste questo posto... Nel frattempo era successo qualcosa a lui. La sofferenza gli aveva ustionato il cuore troppo presto e una crosta di cinismo si era formata sopra le cicatrici della sua sensibilità. Aveva poi imparato a rintracciarla negli incompresi, nei brutti, nei disillusi. Ogni essere umano custodiva una buona ragione per non credere più ai sogni e sentirsi tradito dalla vita".

Lui. Tomàs è solo un nome di fantasia, perché io ne avrei un altro. Diverso, completamente diverso. Conosciuto nel silenzio di questa frase. Era così, è così.

Come Arianna d'altronde: "La ragazza aveva un sogno, ma continuava a perdersi dietro amori ingannevoli".

Ne avrei uno anche per lei, per quella ragazza mora dagli zigomi alti che lascia il suo fidanzato per inseguire l'amore di una sera.

"Ma può abbandonarmi come un sacco di spazzatura per inseguire uno che ha visto soltanto una sera, di sfuggita?"

Oh, ti rispondo io. Sì che si può! Eccome se si può. Solo per una sera.

E poi "La Bella e la Bestia". Chiunque mi conosca, sa che è da sempre la mia favola preferita.

E i cenni sul paganesimo, quando sono anni che è davvero mio. Dentro.

Troppe coincidenze, troppe unioni, troppi pensieri, troppi stimoli cognitivi, troppe circostanze vissute, troppi nessi, troppi amici in questa storia. Troppi amori, troppo amore!

Erano anni che un libro non mi toccava così profondamente, così dentro le corde della mente, dell'anima e del cuore. Non è un libro qualunque. E' il libro. E' la storia del tuo essere. Quanto meno del mio, sì. Non riesco a pensare ad altro, non riesco a ragionare su altro. Di come sia arrivato in regalo da una "quasi" sconosciuta" che mi ha letto dentro e ha letto "oltre", a come mi ha ripresentato "il problema", confermandomi ciò che ho sempre pensato, ciò che ho sempre seguito in questi anni, ciò che ho sempre desiderato in questo lungo periodo.

Non esistono le coincidenze, nulla accade per caso. Puoi fare di tutto per fermare un terremoto, ma non ce la farai mai. Puoi tentare di prevenirlo e di arginarlo, ma quando arriverà nessuno potrà fare nulla se non prenderne atto.

Nemmeno in amore. Questo libro non si fermerà qui, non in questa casa nè in queste mani. Ha già preso il volo verso qualcun altro. La persona che per me ne ha attualmente più bisogno, che spero lo legga fino alla fine. Che capisca il significato di ciò che sta trascurando e perdendo.

"Una persona non diventa giusta solo perché tu la desideri".

"Avrà i capelli corvini, gli zigomi alti e le gambe flessuose... Una combattente con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole. Ti condurrà alla scoperta di mondi che lei già conosce, ma che non potrà più abitare senza di te".

Ma non si fermerà nemmeno lì. Ci sono altre persone a cui deve arrivare.
Fino all'ultima riga delle favole.






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