06 febbraio 2013

Le attese del cuore: quando ti manca, tanto.


Ci sono momenti in cui senti un crick strano, uno scricchiolio.

Qualcosa si rompe, o forse solo si incrina.

Forse il troppo correre, forse il troppo trovarsi a navigare lo stesso fiume spingendosi solo con le mani e con una canoa vecchia e semi distrutta. Prima o poi ci si stanca....

Forse le troppe parole tutte insieme, forse le troppe coincidenze... forse...

Eppure a volte ti risenti di colpo, completamente solo. Rapporti troppo finti o troppo veri che hanno bisogno di scendere a riva e prendere fiato.

Eppure passi ore mescolata alla tua agonia, alla ricerca spasmodica di un modo come un altro per recuperarli.... e nevroticamente giri a piedi scalzi nell'anima per far passare il tempo che diventa peggio di un macigno.

Si chiama "mancanza" di qualcuno. Quella mancanza che ti soffoca. E più cresci e più la senti in gola.

Anche se crescendo capisci che i tempi devono cambiare, devono cambiare anche se non sei d'accordo.

Non ci puoi fare nulla, quando diventi grande, devi essere grande. Punto.

E impari a piangere di nascosto, a pensare di nascosto, a sognare di nascosto.

Osservo gli occhi e i movimenti della gente.

Qualcuno prende nervosamente il cellulare e inizia a digitare, la faccia si fa cupa, lo rimette giù. E lo riprende. E lo rimette giù.

Aspetta un sms che molto probabilmente non arriverà più.

Qualcuno apre Facebook su una pagina di un profilo maschile. Cerca qualcosa che gli ricordi lui, l'ultimo messaggio, l'ultima telefonata....

Qualcun'altro ascolta musica tutto il tempo, in loop sempre la stessa canzone, la si sente fino a qui sotto le cuffie... che ricordi saranno?

Qualcuno scarabocchia su un foglio un nome pasticciato, grandi segni, piccoli cuore che si perdono nelle sbavature... e se è una donna, sai per certo che dietro a quel cellulare, a quella musica, a quella pagina e a quei disegni, c'è sempre dietro un uomo.

Un amore, un amico, una mancanza. Un click magari momentaneo...ma pur sempre un click di attesa, che pesa forse di più di una rottura a volte....

Tutti persi dietro a una mancanza nascosta, o quanto meno con questo tentativo, poco infallibile, di un attesa che sembra non avere fine, ma che ha ben chiara un inizio.

Ci sono quei giorni che vanno così, tra ricordi, parole vaghe che si perdono dietro al sole e sorrisi tristi. 

E messaggi leggi e riletti in attesa di uno nuovo...


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