12 novembre 2010

L. era, è , crede e sente. La sottoscritta ha scelto di essere vera.



"L. era una bella persona.

L. era quella che avrei potuto definire un'amicizia vera.

L. era quello che non ero io, compensazione la chiamano.

L. era l'intesa.

L. era l'affinità.

Eppure qualcuno che non conoscevo a suo modo, mi aveva avvisato.

L. è piena di sè ora.

L. è falsa.

L. è opportunista.

L. è ancora una ragazzina viziata.

L. butta via cose e persone quando non le servono più.


L. si crede da sempre superiore al resto dell'umanità.

L. si crede meravigliosamente attraente.

L. si crede e sente furba.

L. si crede e sente intelligente.

L. fa tutto di nascosto, questione di finta autostima.

L. ora starà ridendo (attenta a non rovinarsi il trucco), pensando di averla fatta pagare in qualche modo.

L. sarà felice di aver preso ciò che non gli appartiene pur di vincere.

Ma L. non sa quali siano i pensieri al di là del suo.

E onestamente, alla sottoscritta non interessa. 

La sempre sottoscritta può dire di "avere scelto". 

Questa è la linea sottile tra "era", "è", "crede". 

Tra la sottoscritta e L. (a parte un altro miliardo di cose, per fortuna)

La sottoscritta, ha scelto di essere vera."


ndr. ogni riferimento a cose, situazioni e nomi, sono puramente casuali.

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