29 aprile 2013

Aspetta. Si ti aspetterò, per sempre. Anche se per sempre non è più.



E' che a volte capita.

Ci sono momenti in cui non hai nessuna voglia di aspettare, in cui vuoi tutto e subito.

E ci sono momenti in cui ti siedi su un balcone, ti accendi una sigaretta, guardi il cielo e sai già che stai aspettando. E che continuerai ad aspettare.

Questa volta continuerai ad aspettare, comunque vada.

Il fatto che nessuno ti dica che tornerà o arriverà quello che vuoi, non è di certo quello che saprà fermarti.

Il cuore spesso si ferma dopo la testa...

E continui a guardare quel cielo che non ha più nulla di speciale, come in quelle notti che lo guardavi in un altro modo.

Quelle notti insonni, quando già stavi aspettando. Quando avevi tuo figlio in pancia e lo sentivi crescere, quando aspettavi un sms che non arrivava, quando speravi che arrivasse presto il giorno dopo per incontrare l'amore della tua vita, quando sapevi di dover prendere un aereo per partire lontano...

Ci sono momenti in cui ti senti annientato emozionalmente e momenti in cui le emozioni ti travolgono, ti tolgono il fiato.

E ti mancano da impazzire quando non ci sono più.

Quando tutto ti sembra sottotono, quando ogni giorno devi importi di respirare forte per sentirti vivo.

Scappare. Forse la scelta più semplice. Ma dopo che sei scappato ti accorgi che non puoi scappare da te stesso, ti porti dietro come uno zaino sulle spalle rovinato, pieno di ricordi, di incontri, di sensazioni.

E tenti di svuotarlo ma lo trovi sempre pieno. Però poi ci sono momenti in cui, invece, ti siedi sui primi scalini che incontri e inizi a tirare fuori tutto: fotografie in bianco e nero, fogli scarabocchiati, pagine di libri dove ci hai messo un segno, un'iniziale, un nome...

E allora aspetti, aspetti che lui ritorni, che lui ti scriva, che in qualche modo rientri nella tua vita.

E aspetti di risentire di nuovo quel respiro nella pancia, aspetti di riprendere un treno per andare di nuovo là, in quel posto dove ci hai lasciato l'anima, dove lui era con te.

O semplicemente aspetti di capire. Di scegliere la strada giusta mentre il mondo va avanti.

Perchè tu sei sceso a quella fermata dove hai trovato te stesso, o meglio dove vuoi ritrovarti. Perchè si, ti senti un po' perso.

Tu con le tue sigarette e le tue scarpe più comode, quelle da battaglia.

Tu con le tue lacrime e le tue malinconie, e quelle crepe del cuore che devi ricucire con ago e filo.

Tu con la tua felpa e i macigni che non sei riuscito a buttare durante i tuoi viaggi.

Ti manca, ti manca talmente tanto che a volte sembra che tu non sia più capace di respirare da solo. Ti senti una morsa al petto così forte che non ci riesci a capire.

Eppure ricordi di aver fatto di tutto, errori compresi, per rimanere così com'eri: felice.

Ma non ha funzionato. Incompatibilità, paura, casino... chi può dirlo... alla fine continui a non capire. E non puoi neanche fartene una colpa se non è andata come speravi. Eppure ci hai provato, ma tanto davvero.

Come quando ti hanno regalato quell'aquilone rosso meraviglioso e sei andato su quella spiaggia lunghissima convinto di far volare anche i tuoi sogni... e nonostante il vento non ha preso quota. Nonostante la tua corsa senza fiato, non ha imparato a volare da solo...

E allora aspetti. A volte aspetti. Decidi di farlo.

Perchè si, comunque vada ti aspetterò, per sempre. Anche se per sempre non è più.


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