07 gennaio 2009

Neve a Milano: il delirio dell'85 si ripresenta

Dopo 24 anni sembra di essere nella stessa identica situazione di allora. Nel 1985 a Milano e nel nord Italia, a partire dal 5 gennaio, una massiccia ondata di gelo proveniente dall'artico russo raggiunse il mar Mediterraneo, avanzando con estrema velocità. 

Successivamente, tra il 14 ed il 17 gennaio 1985, una depressione centrata sul mar della Corsica provocò quella che (assieme alle altre che seguirono nei giorni immediatamente successivi) è ancor oggi ricordata come la nevicata del secolo o la nevicata dell'85, costituendo la più forte registrata nel capuologo del XX secolo. Dopo 4 giorni e 3 notti di nevicata, il manto nevoso variò fra 70 e 100 cm di altezza.

Restò bloccata per tre giorni, con le strade invase da bambini in slittino e buontemponi con gli sci. Alcune strade furono nuovamente rese agibili al traffico dopo l'intervento dei carri armati, per cercare di liberare le strade principali urbane, schiacciando e spostando la neve, coadiuvati da 650 militari. Solamente le automobili con le catene montate erano in grado di circolare per le strade cittadine, la rampa di salita sul ponte della Ghisolfa venne bloccata per ore causa la sbandata di un autoarticolato scivolato sulla neve depositata sul manto stradale.
Per il carico eccessivo della neve crollò il tetto del velodromo Vigorelli e il nuovo palazzo dello sport costruito nella zona di San Siro, venne completamente distrutto e mai più ricostruito. I tetti di molti altri edifici pubblici e privati crollarono a causa del peso della neve accumulata, mentre lungo le strade abbondavano i rami degli alberi che avevano ceduto per l'accumulo nevoso. Le università restarono chiuse per una settimana.

24 anni dopo, a cavallo dell'Epifania 2009, sono già due i giorni che nevica in modo copioso. Sarà di almeno 50 cm la neve accumulata su Milano e in provincia e i guai non mancano. Oggi sono stati chiusi gli aereoporti di Malpensa e Linate e in provincia anche le scuole: sono state lasciate aperte solo nel capoluogo. Per ora non si hanno notizie di danni come nel lontano '85, ma la situazione non è delle più felici anche se si confronta il meteo dei prossimi giorni. 

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