20 gennaio 2010

Avatar: non solo effetti speciali.



Lasciamo da parte il vago riferimento al web con i link e tutto il resto.
Lasciamo da parte gli effetti speciali.
Lasciamo da parte il 3D che di sicuro è molto coinvolgente.
Lasciamo da parte la storia e il suo regista, non voglio toccare quello, ne hanno parlato già fior fior di critici.


Avatar è molto di più: sensazionalmente coinvolgente se visto in un altro modo. 


Avatar per me è stato:


-religione: non esiste solo il Dio cristiano cattolico al quale stereotipati, siamo stati abituati a credere fin da piccoli. Esistono Dei e Dee, entità superiori che proteggono e vegliano su di noi. Qualsiasi esso sia il loro nome e la loro provenienza hanno un peso sulla nostra vita. Ai quali si può "chiedere". I quali mantengono l'equilibrio, difficilmente si schierano. Ma talvolta rispondo alle nostre richieste. Non è detto nel modo che vogliamo noi e che in quel momento riteniamo il migliore. Nel film, la dottoressa Grace muore. Muore perchè così deve essere anche se non è quello che vuole Jake. Ma la morte non viene vista come una perdita. Ma come un nuovo viaggio vicino a Eywa. Però lo stesso Jake è ascoltato nel momento della battaglia. Bisogna saper accettare le scelte e non implorare. Ma chiedere e rispettare le religioni, qualsiasi esse siano.


-ideali: l'ideale della propria salvezza. Gli ideali condivisi dal gruppo. Dalla famiglia, che non si ferma a madre, padre e figli. Gli ideali che sono talmente grandi per cui perdere la vita. L'ideale della propria terra e della propria casa. L'ideale di vivere in libertà e in semplicità.


-la salvaguardia e il "contatto" sia con la Terra che con gli animali: predominante in tutto il film. Assente quasi totalmente nella vita reale. Uccidere con un colpo secco, ringraziando per quella morte che permette di sfamare la tua famiglia. Farlo perchè è necessario, non per gioco. E farlo nel modo meno doloroso possibile. Il legame intrinseco della scelta tra te e il tuo animale. Il rispetto. La lotta sana in cui si è entrambi nella stessa posizione. Vivere spogliati da tutti i suppellettili, il colore e il "body painting (per dirla moderna) sono ciò che basta per sentire ancora di più il vero contatto con la natura e la propria forza (che parte sempre dall'interiorità e non dall'apparenza).


-la scelta/le scelte: non solo di vita. Si sceglie l'amore, l'amicizia, il tuo compagno tra gli animali. Che sarà per sempre al tuo fianco. Ma è una scelta condivisa, mai forzata. Quando Jake sceglie il suo ikran si domanda come il volatile possa riconoscerlo come compagno (attenzione, non ho detto padrone apposta). Neytiri gli risponde: "tenterà di ucciderti". Ribadisco, una lotta ad armi pari, alquanto differente dalla maggior parte della natura umana di oggi.


- i segni: questi in realtà ci sono un po' in tutte le religioni e le credenze volendo vedere. Ma spesso non sono concepiti o non se ne tiene conto. Nel film hanno sempre una parte ben precisa, che lega tutta la storia. Mai sottovalutarli nè sopravvalutali. Ma comprenderli per quello che sono. 


-la fratellanza/sorellanza: qui non si parla di amicizia. Da sempre troppo sdoganati questi termini, sono ripresi con un senso vero di "appartenenza". E bisogna aprire la mente per capirlo e comprenderlo realmente.


-la guerra: come sempre e come in tutte (o quasi purtroppo) le idee, assolutamente negativa e distruttiva. Ma si scinde in due. La guerra stupida, per guadagno, per arricchirsi, per fare male. E la guerra per difendersi, per salvare la terra in cui vivi, per salvare se stessi e chi si ama. La guerra fatta con con armi potenti, ma con sentimenti, e tutto ciò che si può utilizzare in un unico grande legame. E la forza di attaccare anche con un arco e una freccia il metallo.


-l'amore: e qui tocchiamo l'amore nel modo che fino ad ora difficilmente è stato rappresentato. Non si raccontano baci, sesso e tutto ciò che ruota intono. Neytiri (nel posto per lei più sacro) dice a Jake. "Ora puoi scegliere la tua donna." "Io ho già scelto, è lei che ora deve scegliere me" " Lei ti ha già scelto". Ma quanto significato c'è in queste parole? E' un amore basato sulla fratellanza, sulla condivisione, sull'alchimia, sugli stessi ideali. Totalizzante. Ma non "forzato". Non si sente mai una volta utilizzare lo sdoganato "Ti amo". Qui tutto si basa sugli occhi. E chi di noi non può affermare, per dirla banale banale, che sono lo specchio vero dell'anima? Che in uno sguardo è racchiuso tutto? Io non riesco a spiegare davvero il suo significato profondo perchè mi ci vorrebbero pagine e allora mi faccio aiutare. 


""«Io ti vedo», è la splendida dichiarazione d'amore che si scambiano i Na'vi: ovvero, credo a ciò che i sensi mi manifestano; vedo che tu esisti, che io non sono l'universo intero, come istintivamente sono portato a credere. E dunque ti rispetto, cerco di trovare con te un'armonia accettandoti per quello che sei. Non tento di trasformarti in qualcosa di simile a me, ma vengo a incontrarti nel tuo territorio."

"E la metaforica formula di amore e di rispetto propria dei Na'vi, "Io ti vedo", sancisce un legame (tsahelu) impossibile da sciogliere."



Beh, Avatar per me è stato tutto questo oltre a quello che ho volutamente lasciato stare ma forse molto più scontato. Lo consiglio a tutti, ma non bastano gli occhiali per il 3D. Guardatelo con gli occhi e con la mente "pulita", ne sarete affascinati. 


P.S. osservate gli occhi. Assomigliano a quelli dei gatti o dei lupi. A voi la traduzione.

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